FIRENZE – Mario Sconcerti, giornalista de “Il Corriere della Sera” da sempre vicino alle vicende della Fiorentina, ha voluto commentare l’episodio che ha visto come “protagonisti” Delio Rossi e Adem Ljajic nel corso della partita di campionato tra i viola ed il Novara.
Sconcerti durante gli ultimi anni della turbolenta gestione di Vittorio Cecchi Gori ha ricoperto il ruolo di direttore generale della Cecchi Gori Group (l’accomandita che controllava la Fiorentina) a partire dal 2001, da cui si è dimesso sei mesi dopo per divergenze con lo stesso Cecchi Gori.
Di seguito il passaggio dell’articolo nel quale Sconcerti parla della vicenda Delio Rossi – Adem Ljajic.
“Il fatto nettamente più grave, inaudito anche nel calcio sporco dei nostri giorni, è stata la rissa di Firenze, i pugni di Delio Rossi al ragazzo Ljajic colpevole di averlo irriso e offeso.
Rossi è una persona per bene, non era mai caduto in nessuna trappola nervosa. Credo che il primo a essere pentito sia lui, ma quello che ha fatto è stato imperdonabile. Non un solo colpo, ma colpi su colpi, una convinzione barbara con il vantaggio di essere in piedi contro una vittima a sedere. Un episodio molto grave, inquietante e imbarazzante anche da vedere in televisione”.
