PRATO – La Digos ha arrestato 11 persone – sei in carcere, cinque ai domiciliari – per gli scontri fra tifosi di Prato e Piacenza avvenuti dopo la partita tra le due squadre il 27 maggio scorso nella città toscana, valida come ritorno della finale dei playout, decisiva per stabilire chi doveva rimanere in Prima Divisione di Lega Pro.
Gli arrestati sono accusati a vario titolo di rissa aggravata, danneggiamenti aggravati e violenza privata.
Nel dopo partita circa 40 esponenti delle due tifoserie si affrontarono con spranghe e bottiglie tra cui la Digos ha identificato cinque piacentini e sei pratesi che sono accusati, tra l'altro, di aver bloccato il traffico, di aver terrorizzato una famiglia con la loro figlia di 5 anni e di aver devastato un bar.
Secondo gli investigatori, scrive l'agenzia Ansa, dopo l'incontro 20 tifosi del Piacenza si fermarono in un bar di via Borgovalsugana per rifocillarsi. Usciti dal locale, alcuni di loro, notando dei tifosi pratesi in un parcheggio, si sarebbero diretti verso di loro armati bottiglie.
In strada, pochi secondi dopo, sarebbe avvenuto lo scontro. Dopo i primi tafferugli i tifosi piacentini si sarebbero rifugiati all'interno dello stesso bar da cui provenivano, che una ventina di pratesi presero di mira con fitto lancio di sassi e spranghe, sino all'arrivo della polizia.
Nella confusione una coppia in auto con la figlioletta di 5 anni rimase per un po' ostaggio dei tafferugli. I cinque piacentini e uno dei pratesi arrestati erano stati già destinatari di provvedimento Daspo.