«Puntare alla proroga del vecchio contratto sarebbe come guardare nello specchietto retrovisore, ne serve uno nuovo, collettivo, al passo coi tempi. Possiamo chiudere il negoziato in tempi brevi, non vedo timori di scioperi da parte dei calciatori».
Così il presidente della Lega di serie A Maurizio Beretta a margine della tradizionale cerimonia di saluti agli arbitri svoltasi oggi a Coverciano per l’inizio della nuova stagione calcistica. «Siamo in una fase preliminare, abbiamo già avuto un primo incontro, serve volontà di tutte le parti – ha continuato Beretta – Per quanto ci riguarda, ribadiamo di volere un accordo nuovo non la riproposizione di quello vecchio che comunque, al momento, resta in vigore a conferma che nessuno resta senza. Pertanto non vedo timori di scioperi. Da parte nostra non ci sono ultimatum, ma ci piacerebbe chiudere tutto entro fine anno, al massimo per la sessione di mercato di gennaio. Vogliamo dimostrare che si può innovare, abbiamo proposte ragionevoli che tengono conto delle condizioni generali e vanno nell’ interesse di tutti, delle società e dei calciatori».
Quindi ha annunciato che ai primi di settembre verrà convocata l’assemblea di Lega: «Noi e la B procediamo di pari passo, ma con due tavoli separati» ha puntualizzato il presidente della A intervenendo poi sulla questione delle date: «Escludo che si giochi il 22 dicembre. Se dunque verrà confermata la data del 6 gennaio? Ad ora il calendario è questo».
Beretta giorni fa ha scritto una lettera al presidente federale Giancarlo Abete e, per conoscenza, alla Federazione puntando il dito sull’attivismo sindacale dell’Aic, il sindacato calciatori, coi giocatori azzurri e contestando, in particolare, il fatto che sull’aereo della Nazionale di ritorno da Londra dopo l’amichevole con la Costa d’Avorio ci fossero i sindacalisti (e i consiglieri federali) in «un momento d’agitazione come quello attuale».
«Ho trovato improprio l’utilizzo di un evento della Nazionale per fare attività sindacale» ha sottolineato il presidente della Lega A. Abete non ha risposto delegando tutto all’Aic che ha risposto via lettera alla Lega. Intanto, dalla Figc, si è voluto ricordare che tradizionalmente vengono invitati sul charter azzurro tutti i vertici e i rappresentanti delle associazioni calcistiche.