ROMA – L’indebitamento complessivo della Serie A nel 2010-2011 è di 2,6 miliardi di euro ed è in aumento del 14% rispetto all’anno precedente (2,3). E’ questo uno dei dati del ‘Report Calcio 2012’, il rapporto presentato stamani all’Abi a Roma, da Figc, Arel e PricewaterhouseCoopers, sulla situazione economica del calcio. La Serie A viaggia da un paio di stagioni con costi superiori ai ricavi per 170-180 milioni. Le serie minori se la passano anche peggio, nelle ultime tre stagioni A, B e Lega Pro hanno macinato addirittura perdite per quasi un miliardo di euro. I bilanci in profondo rosso, evidenziati anche nel “Reportcalcio 2011″ realizzato da Arel, Pwc e dal centro studi della Figc, rivelano uno stato di crisi che, senza investimenti strutturali, rischia di retrocedere definitivamente il calcio professionistico italiano, a vantaggio di Premier League, Bundesliga e Liga spagnola. Ma ciò che è peggio si rischia di renderlo sempre più “permeabile”, specie nelle categorie inferiori, alle infiltrazioni della criminalità organizzata e a flussi di denaro di dubbia provenienza.