Il Genoa ha festeggiato oggi mangiando ricciarelli e panforte senesi.
Per poco però non stava facendo sfumare tutto con uno dei suoi finali da infarto.
Gasperini l’ha spiegato con la stanchezza per l’impegno di Europa League:
eppure giovedì abbiamo assistito a un secondo tempo molto simile a quello di ieri.
Il Lille aveva pareggiato e poi Sculli ha dato la zampata. Invece contro il Siena è arrivata la stoccata di Floccari, tanto criticato nelle scorse settimane, che è risultato decisivo con il gol del 4-2. Ripeto ciò che ho scritto venerdì:
la squadra rossoblù gioca in modo convincente e spettacolare, ma lascia anche giocare gli avversari. E’ una sua caratteristica, che purtroppo bisogna accettare volente o nolente.
Il tecnico toscano Marco Baroni ha dato anche un piccolo contributo alla formazione di Gasperini, scegliendo un 4-3-3 che si è rivelato suicida.
A causa della mancanza di filtro a centrocampo si sono aperti ampi spazi, se non a tratti ampie praterie, a turno per Mesto, Criscito, Palacio e Rossi.
Il tutto con la raffinata regia di Milanetto che (da notare che non era sorvegliato da senese) ha raccolto molti palloni, ma soprattutto ne ha smistati a iosa:
secondo le statistiche Lega Calcio-Panini Digital sono ben 72 i passaggi riusciti, contro gli appena 45 di Codrea, i 41 di Rossi e i 40 di Criscito.
Ma i dati statistici sottolineano la prestazione maiuscola di “Bum bum” Crespo: tre tiri, due gol.
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