Un’Inter decisamente svogliata pareggia 0-0 col Genoa a San Siro.
Un pari indolore, visto il pareggio di sabato tra Roma e Milan, ma che comunque fa puntare il dito contro una squadra apparsa stanca e con poche idee.
Mourinho (squalificato, in panchina c’è Baresi), disegna un 4-2-3-1 con Milito davanti alla linea Sneijder-Pandev-Balotelli. Poi Stankovic e Muntari davanti la difesa.
Gasperini propone il suo marchio di fabbrica, un 3-4-3 con il tridente Mesto-Suazo-Sculli a pungere in avanti. In difesa Moretti centrale, Papastathopoulus a destra e Bocchetti a sinistra.
La partita la fa l’Inter, ma il Genoa non sfigura e in avvio ha subito una buona occasione con Mesto. Il destro dell’esterno rossoblù è respinto con i pugni da Julio Cesar.
La squadra di Mourinho gira a vuoto, fa tanto possesso palla ma conclude poco. L’esatto contrario del Genoa, che a metà tempo è ancora pericoloso con Mesto, anticipato da Zanetti al momento di battere a rete.
Gasperini intuisce che l’Inter non è in giornata e stimola i suoi giocatori ad aumentare la pressione. Sugli esterni non si passa e in mezzo, le verticalizzazioni di Milanetto per Suazo, sono spesso intercettate dai centrali nerzzurri.
La partita si trascina senza grandi sussulti fino all’intervallo.
Nella ripresa subito una buona azione di Milito, che da due passi calcia a lato (assist di Stankovic) ma reclama per un intervento al limite di Bocchetti. L’attaccante nerazzurro si ripete pochi minuti dopo, ma il suo sinistro è fuori bersaglio.
Come il calcio di punizione di Sneijder al 26′, forte ma poco preciso. Poi un intervento di Criscito su Balotelli con l’attaccante nerazzurro che reclama, a vuoto, il calcio di rigore. Poi tanta confusione e poco altro. Il risultato non cambia.