Serie A: Lazio verso la B, contestazione a Lotito

La Lazio cade in casa contro il Catania, viene sorpassata dai siciliani, ed è in piena zona retrocessione.

Se la massima serie terminasse oggi i biancocelesti scenderebbero in Serie B insieme all’Atalanta e il Siena.

Sulla graticola Claudio Lotito e il suo “scagnozzo” Davide Ballardini. Il presidente biancoceleste è accusato di non investire denaro per la campagna acquisti e per la gestione ridicola del caso Pandev-Ledesma.

La Lazio va ko con i suoi nuovi acquisti titolari dal primo minuto. Hitzlsperger, Andrè Dias e Peppe Biava non sembrano all’altezza di una piazza come Roma.

Goran Pandev, ora all’Inter, realizza gol e assist in quantità industriale. I tifosi non ne possono più di tutte queste umiliazioni.

L’allenatore Ballardini è il secondo grande colpevole. Ha inserito i nuovi acquisti dal primo minuto e non ha confermato i difensori che avevano giocato benissimo contro la Juventus.

Incompetenza tecnica e poca personalità: queste le accuse all’allenatore biancoceleste. Ballardini ha colpe gravi anche nel caso Pandev.

Le sue dichiarazioni al processo suonano come beffa: “Pandev non gioca per scelta tecnica”. Tutti sappiamo che non era questa la ragione ma le sue dichiarazioni sono da ritiro del patentino da allenatore.

“Lotirchio”, questo il nomignolo dato al presidente dai tifosi, sta diventando l’allenatore della retrocessione.

I tifosi, quasi 3000, lo hanno contestato a Formello. Quest’oggi sono stati messi a fuoco molti seggiolini dello Stadio Olimpico.

L’incolumità di Lotito è stata garantita dalla polizia che ha impedito ai tifosi di prenderlo a botte. I giocatori hanno evitato il contatto con la tifoseria e sono usciti da una porta secondaria nei presi del pullman.

La classifica parla chiaro: