Due gol di Pato (che poi si infortuna) e uno di Borriello per rimanere in scia alla capolista Inter. Per continuare a cullare il sogno scudetto in attesa di un passo falso della prima della classe.
A San Siro finisce 3-1 per il Milan, che doma un’Atalanta volenterosa e in partita fino allo scadere. Ci prova, la squadra di Mutti, ma l’eurogol di Valdes nella ripresa non basta. Alla fine alza bandiera bianca, ma con onore.
Leonardo sceglie il 4-3-3 con Thiago Silva e Nesta centrali di difesa e Bonera e Jankulovski sugli esterni. A centrocampo si rivede Beckham a destra, con Pirlo centrale e Ambrisini a sinistra. Poi il tridente Borriello-Pato-Ronaldinho.
Mutti risponde con un 4-4-1-1 con Tiribocchi davanti Doni, che gioca tra le linee e cerca di mettere in difficoltà la retroguardia rossonera.
In avvio il Milan spinge, ma l’Atalanta accetta il confronto e non concede molto. Ronaldinho è stretto nella morsa Garics-Ferreira Pinto, mentre Beckham fatica a trovare la giusta posizione.
La prima azione degna di nota è dei bergamaschi con Tiribocchi, ma il suo destro viene intercettato da un intervento in scivolata di Nesta.
Ci prova anche Doni dalla distanza, ma la mira non è delle migliori. Leonardo chide ai suoi di spingere di più, ma Bonera e Jankulovski sugli esterni non riescono a dare profondità alla manovra.
La prima occasione per i rossoneri arriva al 25, ma il destro di Borriello dal limite non trova la porta. E’ il preludio al gol che arriva dopo dopo (30′): tacco di Ronaldinho per Ambrosini, cross al centro e destro vincente di Pato.
Che si ripete a pochi minuti dallo scadere del primo tempo, quando un po’ fortunosamente batte da due passi Consigli (decisiva la deviazione di Manfredini).
Nella ripresa l’Atalanta accorcia subito le distanze con un gran gol di Valdes, ma il Milan allunga ancora con Borriello. L’attaccante rossonero è il più lesto a ribattere in rete un generoso calcio di rigore che Ronaldinho si era fatto parare da Consigli.
Poi poco altro, con l’Alatanta che cerca di rientrare in partita e il Milan che amministra senza grande affanno. L’Inter è ancora a quattro punti, ma nulla è ancora compromesso. Bisogna crederci. Fino alla fine. Anche senza Pato, uscito dal campo per un problema muscolare che potrebbe essere importante.