Serie A:Inter e Roma la prima è un flop. Ok Napoli, Juve a valanga

ROMA – Juventus e Napoli in scioltezza, Milan e Lazio si annullano, e la Roma e l’Inter che steccano la prima. L’inizio del campionato non manca di riservare sorprese e gol. La sensazione, ma è davvero presto per dirlo, è che lo spettacolo sembra di livello leggermente superiore a quello degli ultimi anni: saranno i tanti allenatori giovani ma di catenaccio se ne vede un po’ meno.

Ad aprire il torneo (due settimane in ritardo causa il noto “sciopero” dei calciatori), sono stati i campioni d’Italia del Milan. E l’inizio è da brivido: la Lazio di Klose e Cissé va avanti due a zero, dà anche la sensazione di poter dilagare. Poi il Milan accende la luce e pareggia in cinque minuti. Nell’intervallo Reja chiede ai suoi di contenere e la Lazio scompare: cresce il Milan ma il fortino di Bizzarri regge grazie anche al palo che respinge un tiro a botta sicura di Cassano. Finisce 2-2 con la sensazione di un Milan ancora non al meglio e di una Lazio forte ma con ancora qualcosa da imparare sul piano della personalità.

Sabato sera, invece, il Napoli passa 3-1 sul campo del Cesena. Il primo tempo, per gli uomini di Mazzarri è di sofferenza: Lavezzi segna subito ma i bianconeri si rimettono in parità con Guana. Nella ripresa, però, il Napoli accelera. La svolta arriva dopo 10 minuti con l’espulsione di Benaulane. Da quel momento gli azzurri dominano e trovano due gol: con Hugo Campagnaro prima e con Hamsik poi. Il Napoli, aspettando il girone infernale di Champions, c’è.

A mezzogiorno di domenica la Juve inaugura con una goleada il suo nuovo stadio. Con il Parma finisce 4-1. La Juve soffre solo all’inizio fino al gol di Lichtsteiner, imbeccato da Pirlo. Da quel momento è tutto facile: segnano, nell’ordine, Pepe, Vidal e Marchisio. Al Parma solo un lampo di Giovinco, in una giornata da agnello sacriificale.

La sorpresa più grande della giornata arriva dall’Olimpico: la Roma di Luis Enrique continua a non ingranare. Dopo l’eliminazione europea con lo Slovan Bratislava arriva anche il debutto con sconfitta 1-2 in casa col Cagliari. I giallorossi premono e giocano ma concludono poco. Nella ripresa li castiga il solito Daniele Conti (un vero flagello per la Roma).  Poi Roma in dieci (espulsione di José Angel), raddoppio cagliaritano e inutile gol di De Rossi. Se non cambia passo, per la Roma, sarà una stagione dura.

Bene, invece, la Fiorentina che supera agilmente per 2-0 il Bologna. Dopo tante contestazioni e un calciomercato difficile segnano Gilardino e Cerci due dei tre (l’altro è Montolivo) che sembravano destinati a lasciare Firenze. Buona la prima anche per l’Udinese che supera un Lecce apparso molto indietro. Gol di Basta in avvio e raddoppio di Di Natale. Se il Lecce è questo, salvezza difficile.

Le altre tre partite del pomeriggio si chiudono con tre pareggi. Senza reti quello tra il Catania di Vincenzo Montella e il Siena. Divertenti, invece, i 2-2 di Genoa-Atalanta e Chievo-Novara.

L’altra sorpresa della giornata arriva nel posticipo: l’Inter prende 4 gol dal Palermo di mister Mangia e torna a casa con una sconfitta e zero punti in classifica. L’undici di Gasperini va in vantaggio per due volte, sempre con Milito (la seconda su rigore). Il Palermo, però, non molla: impatta prima con Miccoli e poi con Hernandez. Sul 2-2 è Miccoli che inventa il gol del vantaggio con una grande punizione, poi Pinilla, appena entrato, segna dalla distanza. Nel finale il primo (amaro) gol di Forlan. In difesa, Gasperini, ha molto da lavorare.

 

 

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Emiliano Condò