«Un punto o zero è lo stesso». Già domenica quando ancora all’Olimpico di giocava Roma-Sampdoria e i giallorossi erano in svantaggio, il tecnico Claudio Ranieri aveva cominciato a lavorare sul morale e soprattutto sulla disfatta psicologica della sua squadra. A due giorni dalla perdita del primo posto in classifica e messe da parte le polemiche sul più o meno «adeguato» arbitraggio, da Trigoria arrivano notizie confortanti. L’umore della squadra è in ripresa e a dirlo è proprio colui che prese la squadra per mano dalla zona retrocessione e che oggi, a tre domeniche dalla fine del campionato, sta facendo vivere il sogno scudetto alla Capitale.
L’allenatore della Roma insiste ancora, cercando di scuotere l’umore del gruppo decisamente diverso da quello delle scorse settimane. I giocatori hanno lavorato sul campo quasi in silenzio, facce serie e grande concentrazione, l’obiettivo è dimenticare l’amarezza e provare a ripartire.
Ranieri del resto è stato chiaro: «Chi ci crede sta con me, gli altri si facciano da parte». Questo lo ha detto domenica sera ai microfoni, non nello spogliatoio dell’Olimpico dove non era il momento, non c’era la testa giusta per ascoltare e dove Ranieri non analizza mai le partite a caldo. Lo ha fatto oggi ed ha battuto sullo stesso tasto annunciato pubblicamente: «Non mollate, io non ho mollato, non è ancora finito nulla». Il campionato, ha sempre spiegato, finisce e si deciderà all’ultimo minuto della trasferta con il Chievo e questo i giocatori piano piano dovranno ricominciare a pensarlo.
Ad appoggiare i tentativi di Ranieri ci hanno pensato alcuni tifosi, presenti fuori dal centro sportivo, che hanno gridato più volte ai giocatori di continuare a crederci. E i tifosi la loro mossa l’hanno fatta anche in vista della prossima di campionato, con il Parma, in trasferta. I 2 mila e 5 cento biglietti che erano a disposizione degli ospiti sono stati praticamente polverizzati e c’é da credere che i romanisti non saranno solo nello spicchio a loro dedicato.
Insomma la piazza carica la squadra, dopo una rincorsa durata sei mesi adesso i tifosi provano a ricambiare e a trascinare il gruppo in un’impresa che sembra quasi impossibile, come sembrava fosse impossibile anche quando la Roma era 14 punti sotto l’Inter. Questo spirito deve contagiare il gruppo che non era certo nella condizione migliore, ma con l’umore in decisa ripresa. Ci sarà ancora da lavorare molto per Ranieri. E oltre a caricare la squadra i tifosi si schierano al fianco della società che, a parte le dichiarazioni del post partita, non ha fatto proteste ufficiali per l’arbitraggio di Damato che non è stato gradito.
Così, tramite un tam tam via internet appoggiato da due radio locali, i romanisti stanno organizzando una manifestazione da attuare venerdì mattina sotto la sede della federcalcio a via Allegri. Una protesta pacifica contro le decisioni del direttore di gara pugliese che avrebbero penalizzato la squadra giallorossa. Assente dal campo Vucinic per una botta al ginocchio che non preoccupa, oltre a Tonetto e Doni fermato da un dolore ad una spalla. Ranieri prova comunque a ricompattare il gruppo, ma ritrovare l’entusiasmo del dopo-derby non sarà impresa facile.