Ci sono attaccanti che vivono per il gol e non smettono mai di lottare, neppure quando tutto sembra finito.
1 novembre 2009: è il sedicesimo minuto di Sorrento-Figline, match di Lega Pro valido per il campionato di prima divisione.
Enrico Chiesa (nella foto) si accascia al suolo dopo un contrasto di gioco e viene trasportato fuori dal campo in barella.
Poche ore dopo, la diagnosi è impietosa: lacerazione del tendine rotuleo del ginocchio destro. Per un calciatore che compirà 40 anni il prossimo dicembre, ce n’è abbastanza per ipotizzare la fine di una carriera gloriosa, fatta di 387 presenze e 139 reti in serie A.
Ma l’ex bomber di Samp, Fiorentina e Siena non ha nessuna voglia di appendere le scarpette al chiodo. Tre mesi dopo, al contrario, scalpita per tornare in pista. “La scorsa settimana ho fatto un controllo dal professor Mariani.
Mi sto avvicinando ad una completa guarigione: tra poco ricomincerò a correre. Da parte mia le motivazioni ci sono. Voglio rimettermi in gioco e dimostrare che alla mia età posso ancora dare tanto al calcio” annuncia con fierezza Chiesa.
Al gladiatore genovese abbiamo chiesto un parere sulla straordinaria cavalcata del Napoli, che con l’avvento di Mazzarri sogna ad occhi aperti la Champions. “Quando c’era Donadoni gli azzurri hanno patito anche molta sfortuna.
Col nuovo tecnico sono cambiate le cose: ora si vede una squadra compatta, che cura ogni minimo particolare. Probabilmente, la vera svolta nel campionato del Napoli è stata la rimonta contro il Milan.
Dopo quella partita credo sia scattata nei giocatori, ma anche nel pubblico, una molla diversa ed un entusiasmo che prima non c’era. Anche la fortuna, ripeto, ha avuto il suo peso: però il Napoli è stato bravo a cercarsela”.
La compagine di Mazzarri lotterà per il quarto posto fino all’ultimo, e qual è la concorrente che deve temere di più?
“Ogni anno c’è una squadra-rivelazione e, di contro, una big che tradisce le attese. Per ora manca la Juventus, ed anche la Fiorentina è in grosse difficoltà: squadre come Napoli, Sampdoria e Palermo devono crederci fino in fondo.
Bisogna sfruttare l’annata favorevole, puntando anche sulla spinta di un tifo straordinario come quello azzurro”.
Molte le sviste e gli errori a danno del Napoli: c’è un problema arbitri o i nostri ‘fischietti’ sono soltanto inadeguati?
“Di solito nel calcio gli errori si compensano. Però bisogna stare attenti a certi episodi: una vittoria o una sconfitta possono essere determinanti per il raggiungimento degli obiettivi.
Gli arbitri devono migliorare nella gestione delle partite e valutare gli episodi anche tenendo conto della situazione ambientale, usando un po’ di buonsenso lì dove è possibile”.
Ripensando al mercato di gennaio, ritiene che il Napoli avesse bisogno di completare l’attacco con un altro acquisto?
“In una squadra che và così bene, inserire elementi nuovi non è mai facile. Probabilmente De Laurentiis ci ha provato, ma ritengo che il Napoli sia abbastanza coperto. Lavezzi e Quagliarella sono due grandi giocatori. Denis, pur segnando poco, è un attaccante di forza ed è molto utile per far salire la squadra”.
A proposito di Quagliarella, molti hanno riscontrato delle somiglianze sul piano tecnico proprio con Chiesa…
“Anch’io ho fatto dei bei gol, ma forse rispetto a lui mi mancava un po’ il tiro da quaranta metri. Quagliarella ha una grande coordinazione, non è uno che prova a sorprendere il portiere quando è fuori dai pali affidandosi alla fortuna. Al contrario, ha questi colpi nel suo dna”.
Mettendosi nei panni di Lippi, quindi, lei in Sudafrica lo porterebbe…
“Il ct ha solo l’imbarazzo della scelta. Penso che quattro attaccanti sono già sicuri della convocazione: gli altri li sceglierà tra chi è più in forma ed ha più entusiasmo”.
Tornando al campionato, nel prossimo week-end è in programma Siena-Napoli: da ex bianconero, come vede questa gara?
“Per gli azzurri è un ulteriore avvicinamento all’obiettivo dell’Europa. Per il Siena è una delle ultime possibilità: o dentro o fuori. E’ una partita che le due squadre vivranno con stati d’animo opposti, ma molto delicata per entrambe”.
La sesta giornata di ritorno propone altri match di cartello. Le chiediamo un pronostico secco su Bologna-Juventus, Bari-Milan e Inter-Samp.
“I bianconeri vivono un momento molto particolare, mentre i felsinei si giocano la salvezza al Dall’Ara: quindi opto per un pareggio, X. In Bari-Milan invece può succedere di tutto, e sicuramente vedremo tanti gol. Dovendo azzardare, dico 1: la squadra di Ventura in casa gioca davvero bene. Infine, mi dispiace per la mia Samp, ma anche la partita con l’Inter è da segno 1 in schedina. I blucerchiati stanno bene, ma quella di Mourinho è una corazzata”.