BOLOGNA – Bfc 1909 Usa, in una nota sul sito della società rossoblù, sostiene di essersi accordata con Bologna 2010, la vecchia proprietà, per posticipare il termine di presentazione della fidejussione bancaria a garanzia dell’aumento di capitale.
Albano Guaraldi, ex presidente della società, fa sapere tramite il proprio legale che invece non è stata concessa alcuna proroga.
In assenza di accordo, Guaraldi potrebbe rientrare in gioco nella proprietà. Secondo la cordata guidata dall’avvocato statunitense Joe Tacopina, “la ragione di questo rinvio è determinata dal fatto che la banca tramite la quale Bfc 1909 Usa Spv, Llc aveva effettuato l’operazione, non è risultata di gradimento a Bologna 2010. Dal momento che non è mai stato indicato nel contratto tra le parti un particolare istituto bancario di riferimento, si è stabilito, nello spirito di rinnovata collaborazione e correttezza tra le parti, di concedere a Bfc 1909 Usa i tempi tecnici per effettuare l’operazione tramite un altro istituto bancario”.
Ma in serata il legale di Bologna 2010, l’avv. Gianluigi Serafini, ha precisato che “Bfc 109 Usa si è limitata a indicare, ma ha fornito, come possibile prestatore della fifejussione bancaria prevista dal contratto a garanzia del versamento integrale dell’aumento di capitale di Bologna Fc, un istituto di credito che non aveva nel modo più assoluto le caratteristiche di primario istituto bancario italiano come previsto nel contratto di investimento.
A tutela del Bologna Fc e del suo patrimonio aziendale ha ritenuto di esprimere parere negativo sull’istituto desegnato che non aveva minimamente le caratteristiche previste dal contratto. Allo stato non è stato raggiunto né definito nessun accordo che preveda la proroga”.