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Serie B, il campo non conta. La Lega cancella i playout: Foggia condannato, Salernitana salvata

Serie B, il campo non conta. La Lega cancella i playout: Foggia condannato, Salernitana salvata

ROMA – Munirsi di carta e penna o di notebook perché è difficile perdersi nello strano caso della una volta gloriosa Serie B italiana, oggi sempre più cadetta: “Le quattro squadre retrocesse in C sono dunque Foggia, Padova, Carpi (come determinato dal campo), e Palermo (come deciso dalla giustizia sportiva)”, dice la Lega. Niente playout, quindi, e Salernitana e Venezia salve. Il Perugia parteciperà invece ai playoff.

Cosa è successo: il Palermo, terzo classificato sul campo, è retrocesso d’ufficio in serie C (per le irregolarità gestionali dello “spregiudicato”, secondo il tribunale Fgci, patron Zamparini). Insieme al Palermo finiscono nella serie inferiore anche Foggia, Padova e Carpi, perché, considerata la sentenza sui rosanero inattaccabile da eventuali ricorsi, la Lega di Serie B ha contestualmente cancellato i playout, cioè gli spareggi per non retrocedere destinati a quartultima e quintultima.

Senza il Palermo retrocesso, cioè come da classifica, avrebbero dovuto disputare i playout Venezia e Salernitana (quartultima) che, per effetto della cancellazione, sono quindi salve d’ufficio. A questo punto protesta il Foggia che avrebbe voluto disputare lo spareggio con la Salernitana. I foggiani, a parte il ricorso contro i sei punti di penalizzazione iniziali (basta che gliene abbonino uno per essere salva e rimettere tutto in discussione), si sentono danneggiati: avrebbero voluto giocarsela, visto che con il Palermo ultimo d’imperio sarebbero saliti al quartultimo posto.

In effetti, sull’altro capo della classifica, le cose sono andate in maniera opposta: i playoff sono confermati e il Perugia, che si era classificato nono, si giocherà lo spareggio che include i classificati dal terzo all’ottavo posto.

Sul Fatto quotidiano, Lorenzo Vendemiale commenta l’annus horribilis del torneo, svelando opache quanto controverse manovre di palazzo: “Quello che davvero appare sconcertante, invece, è la retrocessione d’ufficio del Foggia, in violazione dello stato di diritto, della sentenza (che prevede testualmente la “retrocessione del Palermo all’ultimo posto del campionato di Serie B”) e delle regole sui playout. Una decisione presa in fretta e furia dal consiglio direttivo della Lega, un organo composto da solo 8 persone, il cui vice-presidente è Claudio Mezzaroma, il socio di Claudio Lotito alla Salernitana che grazie a questo colpo di mano ottiene la salvezza immediata senza dover passare dallo spareggio, e di cui fa parte anche Massimiliano Santopadre, presidente del Perugia, l’altro grande beneficiario del terremoto in classifica, promosso subito ai playoff al posto del Palermo”. (fonte Il Fatto quotidiano)

 

Published by
Warsamé Dini Casali