Serie B: Portogruaro da mascotte a protagonista

Da mascotte a protagonista delle prime fasi del campionato di serie B: e’ la favola del Portogruaro Summaga, formazione che rappresenta una città di poco piu’ di 25 mila abitanti, finora conosciuta in Italia soltanto come un importante snodo stradale e ferroviario per chi e’ diretto sul litorale veneto.

Portogruaro

Portogruaro adesso e’ anche sinonimo di una delle squadre rivelazione del torneo di serie B, dove ha superato, nelle prime due partite casalinghe disputate (senza subire reti) Cittadella e Sassuolo. In mezzo alle due vittorie al Friuli di Udine – lo stadio di casa, il Mecchia, sara’ agibile solo dal 10 ottobre – lo scivolone nel derby col Vicenza. La momentanea piazza d’onore alle spalle dell’accoppiata Novara-Modena non fa pero’ illudere il presidente Francesco Mio.

”Siamo ben lontani dal rappresentare quel miracolo di cui sto sentendo parlare in queste ore – ha fatto sapere, interpellato dall’ANSA -. Dobbiamo restare coi piedi ben piantati per terra, consapevoli che la cadetteria e’ un torneo lunghissimo e irto di insidie e che ci mancano 45 punti per la salvezza. Siamo comunque fiduciosi, perche’ siamo persuasi di aver messo l’allenatore Viviani, nel quale abbiamo una grande fiducia, in grado di schierare uomini importanti, anche grazie ad Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, che ci ha concesso Amodio e Pia’, due fattori in questa categoria”.

Mio attende con trepidazione quello che, intimamente, considera l’esordio vero, quello tra le mura amiche del Mecchia: ”Lo stadio Friuli ci porta bene e la gente ci e’ stata vicina, manifestandoci calore e affetto – ha detto -. Tuttavia, credo che i sabato a Portogruaro dal 10 ottobre in poi saranno una grande festa popolare. E questo grazie all’attaccamento del nostro pubblico”.

”Sono convinto – ha aggiunto – che sia la scorsa promozione che questo avvio sprint di stagione siano frutto di una protezione speciale, che arriva da Lassu’. Mio padre Dino ha sempre sognato questo momento e ora se lo gode dall’alto e ci sostiene con il suo affetto”.

Un accenno alla forza del territorio e del vivaio: ”Gerardi, il goleador di domenica scorsa , e’ di Porcia (Pordenone), Cristante, difensore di grande esperienza anche in A, di Casarsa (Pordenone), tanti altri giovani talenti della rosa e del vivaio sono veneti. Incarniamo alla perfezione la laboriosita’ del nostro territorio, con importanti innesti internazionali, come accade anche nel nostro sistema produttivo, e questo e’ l’ orgoglio piu’ grande.

Siamo una squadra che ispira simpatia e vogliamo mantenere queste caratteristiche per tutta la stagione”. Lo stadio di casa e’ stato ammodernato agli standard attuali (grazie ad una delega della Lega di B avra’ solo 4.500 posti), ma con pochi ritocchi sarebbe pronto per la A.

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