PADOVA- Serie B, Portogruaro-Reggina: streaming live diretta online
Intendiamoci, la Serie B insegna a non sottovalutare nessuno. La Reggina l’ha provato sulla propria pelle la scorsa stagione, quando avrebbe dovuto fare ciò che stanno facendo Atalanta e Siena in quella corrente: ammazzare il campionato.
Sempre una stagione fa, il Cittadella è passato dai playout a sognare la A: viaggio onirico diametralmente opposto a quello dell’Ancona, trasformatosi poi in un incubo incredibilmente reale.
Ma la Reggina è la Reggina, ha una storia. E’ nata nel 1914 e qualcuno sembra essersene ricordato. Meglio tardi che mai, anche se sarebbe stata cosa gradita rilevare il vecchio titolo sportivo piuttosto che festeggiare 25 anni oggi e 100 domani.
La solfa, però, non cambia. Lo scudo amaranto, negli ultimi anni, è stato il baluardo del meridione calcistico, arrivando addirittura a imporsi contro tutto e contro tutti, a risollevarsi nonostante penalizzazioni clamorose e mortificanti.
La storia dice che la Reggina è arrivata nel calcio che conta da Cenerentola, ma che adesso, dopo 13 anni dalla prima promozione, è una realtà del calcio nazionale.
Ecco perché i campi del “Sant’Agata” non possono essere solamente dei passaggi di un percorso professionale.
Una volta non era così e certe parole fanno male al cuore.
Tralasciando le dichiarazioni di inizio stagione, qualche giorno fa ne è balzata una all’occhio che definire burlesca e goffa sarebbe un eufemismo.
Su Puggioni: “Christian è un ragazzo di grande volontà , e l’organizzazione di gioco di quest’anno ha esaltato le sue qualità che sono davvero ottime. Ma mi piace nominare anche Bonazzoli e Tedesco che non sono più tanto giovani. Lo stesso Antonello Giosa, che purtroppo quest’anno è stato infortunato ha sempre dato il suo apporto. E’ un bello spogliatoio, siamo un grande gruppo”.
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