MILANO – Non Bossi, nemmeno Tremonti, il nemico d’un tempo. Non i magistrati, figurarsi i sindacati. Ora il grattacapo di Silvio Berlusconi, il pensiero fisso nei giorni a cavallo tra Natale e Capodanno, è un ragazzo brasiliano poco più che ventenne. Alexandre Pato, asso del Milan e fidanzato della figliola Barbara. E’ il motivo del contendere tra l’ex premier e la sua figlia più ribelle, laureata in filosofia e spesso con posizioni in contrasto con l’ingombrante genitore. Tenere Pato o cederlo alle lusinghe del Paris Saint Germain? La questione non riguardo solo gli affari se di mezzo c’è una liason appassionata ma forse non proprio gradita: quella tra la figlia del capo e, appunto, il calciatore brasiliano.
Succede che la notizia, smentita senza troppa enfasi, di una gravidanza della giovane Berlusconi abbia inasprito ancora di più i rapporti tra padre e figlia. Il club francese ha offerto un cifra record per avere Pato: 50 milioni di euro che farebbero tanto comodo al club per arrivare all’agognato pareggio di bilancio nel 2012, così come richiesto dal nuovo regolamento Uefa. E l’offerta farebbe parecchia gola all’amministratore delegato Adriano Galliani. Non basta: lo stesso Pato in una recente intervista ha ammesso il rapporto non proprio idilliaco con l’allenatore Massimiliano Allegri, che proprio lunedì si è affrettato a chiudere l’episodio dichiarando che si è trattato solo di uno sfogo. Pato invece preferirebbe di gran lunga Carlo Ancelotti. Guarda caso da pochi giorni arrivato alla panchina del PSG. Insomma, tempi cupi per la giovane Berlusconi. Pare che l’argomento abbia portato a una lite furibonda con papà Silvio, con minacce di dimissioni dal Milan.