ROMA – Il Siviglia vince l’Europa League e l’ex milanista Rami si toglie qualche sassolino dalla scarpa: “”Siamo molto contenti, era difficile, contro una squadra così forte -ha spiegato il difensore – abbiamo lottato e ce l’abbiamo fatta. E sono molto contento perché per il Siviglia no, ma per me è la prima Europa League. Lo scorso anno il signor Inzaghi non mi ha dato fiducia e non era facile per me impormi e giocare, oggi che ho vinto un titolo penso a tutto quello che è successo. La crisi del Milan? È difficile da capire, il Milan deve sempre essere in Champions, è una squadra storica, mi piacerebbe capire i perché. Ma oggi sono felice qua”.
È passato da Milano a Siviglia anche Marco Andreolli, che però a novembre si è rotto il tendine, chiudendo la stagione. “Questo gruppo non porta in campo solamente 11 giocatori – spiega l’ex difensore dell’Inter – ma un’intera città, un’intera regione: è per questo che arrivano risultati così importanti”. Dopo le inevitabili feste, è venuto a parlare anche il basco Unai Emery, uno che da anni viene associato alle panchine delle grandi d’Italia -ci pensò la Roma prima di Rudi Garcia, e il Milan prima di Mihajlovic – ma in Liga, tra Valencia e Siviglia, sembra aver trovato il suo habitat ideale. Senza però chiudere troppe porte… “Il nostro segreto in Europa League? È che la vogliamo tantissimo… L’Italia? Campionato interessante, anche se io sto bene al Siviglia”. Inevitabile la domanda sul futuro di Banega, virtualmente acquistato dall’Inter per la prossima stagione. Ma il tecnico non si sbilancia: “Banega difende la maglia del Siviglia con grande qualità: e domenica ci attende un’altra finale con il Barcellona. Io gli auguro tutto il meglio, perché se lo merita…”.