TARANTO – Ricorso accolto dal Tar del Lazio, sei punti di penalizzazione tolti e… Taranto in serie B? I tifosi tarantini hanno vissuto per ore in un’atmosfera da Scherzi a Parte: per un intero pomeriggio hanno creduto ad uno scherzo di pessimo gusto, vista la sofferenza di una città di quasi 200 mila abitanti che non vede la serie B da vent’anni, dal campionato 1992-93.
Anche Blitz quotidiano aveva dato la notizia, rilanciata da alcuni siti locali, che il Tribunale amministrativo romano, con sentenza dopo rito abbreviato, avrebbe trovato valide le motivazioni del ricorso dell’avvocato Nicola Russo contro i sei punti di penalizzazione inflitti nella stagione 2011-12 alla società tarantina per inadempienze finanziarie.
Senza quei sei punti il Taranto sarebbe arrivato in campionato primo, davanti alla Ternana, evitando così i playoff, dove è stato eliminato nello sfortunatissimo spareggio con la Pro Vercelli.
In attesa dell’ufficialità della notizia, già si pensava ai possibili contenziosi legali che si sarebbero aperti in una serie B che così andava a comporsi di 23 squadre: chi avrebbe dovuto fare posto al Taranto? Le neopromosse Ternana e Pro Vercelli o società come Bari e Lecce, coinvolte nello scandalo calcioscommesse.
Tutto inutile perché la notizia ufficiale è arrivata ed era di segno opposto: il Tar del Lazio ha rigettato il ricorso perché “è inammissibile per difetto assoluto di giurisdizione quanto all’azione annullatoria”.
Un’altra doccia fredda sulla città di Taranto, che nel pomeriggio sull’onda del tam tam su internet e sulle radio (aveva reso dichiarazioni perfino il presidente della Lega Pro, Mario Macalli) si era riversato nelle strade del capoluogo ionico sventolando bandiere rossoblù e improvvisando bagni nella fontana. Ora l’autore dello scherzo deve solo augurarsi di non essere mai scoperto.