Tennis, Wimbledon: Pennetta qualificata, Azarenka si è ritirata

Tennis, Wimbledon: Pennetta qualificata, Azarenka si è ritirata (LaPresse)

WIMBLEDON, INGHILTERRA – “Ero l’unica a pensare che la Azarenka giocasse avevo visto che nel match di primo turno non appoggiava bene la gamba destra, ma non pensavo fosse così grave”.

Così Flavia Pennetta commenta il forfait di Victoria Azarenka nel secondo turno di Wimbledon che le ha spianato la strada verso il terzo round dello slam londinese. La tennista azzurra racconta i  minuti che hanno preceduto la sfida e la notizia del forfait della bielorussa:

“Mi hanno detto del ritiro di Victoria dieci minuti prima di entrare in campo, mi ero già anche scaldata. Mi sono chiesta se fosse uno scherzo… Sono andata a parlare con la Azarenka e mi ha detto che il ginocchio le faceva molto male.

Ero molto emozionata e vogliosa di giocare sul Centre Court, molto motivata. Certo mi sarebbe piaciuto batterla sul campo, ma un po’ di  fortuna ogni tanto fa bene, ti fa respirare… Subito dopo che mi hanno detto del forfait della mia avversaria ho chiamato a casa. Mio padre Oronzo mi ha detto: non giochi, ma chi si è ritirata?”.

Al terzo turno c’è la  francese Alize Cornet, numero 31 Wta (29 del seeding), finalista a Roma nel 2008: Flavia ha dunque la possibilità di eguagliare il suo miglior risultato sull’erba londinese dove vanta due ottavi nel 2005 e nel 2006.

“Ora bisogna saper sfruttare il momento positivo – aggiunge la Pennetta – con la Cornet è un buon terzo turno, anche se la mia prossima avversaria è un’ottima giocatrice e sta ritrovando il suo miglior tennis.  Quest’anno ha vinto a Strasburgo, dunque meglio affrontarla qui sull’erba piuttosto che sulla terra rossa. Io devo continuare a lavorare ed allenarmi, devo ritrovare il mio tennis, non ho nulla da perdere. Chi mi sta di fronte è relativo…”.

La Pennetta si sofferma anche sui tanti ritiri del torneo; solo oggi, oltre alla Azarenka nel tabellone femminile, Darcis (giustiziere di Nadal al primo turno), Isner e Cilic nel maschile.

“Si tratta di coincidenze, ma resta il  fatto che il calendario è molto fitto e la forza fisica, la preparazione atletica ora è fondamentale anche nel tennis femminile. A volte si arriva stanchi ai tornei e per questo ci si infortuna più facilmente”.

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