Totti a ‘Le Iene’: “Roma da 11 e bravo Ranieri a sostituirmi”

Francesco Totti

Una Roma da ’11’, bravo Ranieri a farlo uscire e quanto ai pollici versi è stato solo «un gesto goliardico».

Francesco Totti si concede alle telecamere familiari delle Iene per un’intervista a tutto tondo (in onda domani sera su Italia 1), in cui tiene ancora banco la vittoria giallorossa nel derby.

A cominciare dal gesto che tante polemiche ha sollevato e che gli è costato 20mila euro di multa. «È solamente un gesto goliardico, è sempre successo sia da parte nostra che da parte loro; dopo un derby di Roma vinto sappiamo quello che può succedere. Non ho offeso nessuno. Il significato? Niente, volevo fare vedere gli scarpini e la marca degli scarpini… Lazio in Serie B? No, perchè in quel momento pensavo solamente alla vittoria nel derby e basta».

L’unico laziale che lo ha difeso è stato Di Canio. «Perchè conosce il sapore del derby. Lui ne ha fatti tanti, è riuscito anche lui a fare sfottò dopo un gol sotto la sud, molto più pesante del mio, non tutti l’hanno accettato: chi è romano sa cosa significa il derby. È una partita speciale, differente, una partita che vorrei vincere sempre perchè il giorno dopo, per non sentire i laziali in giro…».

Il tecnico della Lazio, Edy Reja aveva chiesto 10 giornate di squalifica per il gesto dei pollici: «Non sta a lui deciderlo. Non sa cosa significa il derby di Roma per un romano».

Della Lazio non porterebbe alla Roma nessun giocatore, quanto alla simpatia, «Fuori dal campo siamo tutti simpatici».

La Roma del derby si merita «11» come voto, mentre la Lazio «7: è partita bene e poi alla fine è uscito fuori il migliore, purtroppo per loro». Quando l’arbitro ha fischiato il rigore per i biancocelesti Totti era nello spogliatoio, perchè sostituito da Ranieri: «Stavo sotto la doccia, ho sentito un boato e ho pensato che avessimo pareggiato, invece è venuto il magazziniere e ha detto del rigore per la Lazio. Non sapevo se uscire o meno perchè un pò di scaramanzia te la porti dentro. E allora ho detto ‘rimango dentro’. Poi mi sono sbrigato a vestirmi per uscire, ma il tempo che uscivo e c’era il rigore per la Roma, sono rimasto dentro perchè ho detto ‘Non si sa mai’. Dopo il gol sono uscito».

Voti super anche per i compagni di squadra a partire dal portiere Julio Sergio da «10», a Vucinic: «Da quando la ragazza è incinta è cambiato. Gli riesce tutto. È un giocatore che fa la differenza».

Quanto alla decisione di Ranieri di farlo uscire alla fine del primo tempo: «Sì, ha fatto bene perchè abbiamo vinto. Alla fine quello che conta era il risultato. Chi segnava, come segnavamo, chi giocava era uguale».

Importante poi che il tecnico sia di Roma: «Importantissimo perchè conosce la piazza, la città, aiuta un pò tutti. E poi se dovesse succedere quello che succede sarebbe il primo romano a vincere lo scudetto. Un allenatore…».

Il derby sarà pure la partita più sentita, ma il baratto con lo scudetto è scontato. «Gli lascio tutti e due i derby, mica sono stupido…». La Lazio in B o lo scudetto? «Lo scudetto», risponde Totti, che non ha troppi dubbi nemmeno quando la scelta è tra il titolo con i giallorossi o la maglia azzurra: «Lo scudetto», ribadisce.

Mancano ancora quattro giornate e il testa a testa con l’Inter è serrato: «Siamo primi in classifica e abbiamo la possibilità di vincerlo. Sappiamo che è difficile vincerlo, sappiamo che non lo vinciamo, tentiamo di vincerlo».

Mondiali o scudetto? «Ho vinto tutti e due perciò prima vinco lo scudetto e poi speriamo che possa vincere i Mondiali».

La formazione ideale per il Sudafrica? «Buffon, Zambrotta, Nesta, anche se non ci va vabbè, levo Nesta e metto Cannavaro, Chiellini, Grosso, De Rossi, Pirlo, Camoranesi, Di Natale, Toni e Iaquinta. Io? Sto in vacanza… Dipende da come sto fisicamente, può essere che sto bene e non mi chiama».

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