Totti “il pigro”, la “coltellata alla schiena” e l’ultima maglia di De Rossi: nuova Roma al veleno

Franco Baldini e Francesco Totti (Lapresse)

ROMA – Ci sarebbe una società da sistemare, una squadra completamente da rifondare, un progetto da spiegare. A Roma, però, non si parla d’altro: l’attacco del ritornante Franco Baldini a Francesco Totti. Polemica stantia e soprattutto dannosa visto che sposta l’attenzione da un fatto che per i tifosi della Roma non può non essere allarmante: i giallorossi, in ritiro a Riscone di Brunico, sono esattamente gli stessi dell’anno scorso, meno Doni e Riise. Di facce nuove, a parte quella del tecnico Luis Enrique, non se ne vedono. Certo i vari Lamela e Bojan arriveranno, ma non in tempo per il ritiro. E visto che la squadra deve ripartire da zero non è il massimo.

In tutto questo l’ex dirigente della Roma, allontanato per questioni “politiche” da Rosella Sensi e poi richiamato da Thomas DiBenedetto, prima di mettere piede a Trigoria si è lanciato in un attacco al capitano che non può non lasciare perplessi: “Deve mettere da parte la sua pigrizia”, la frase  incriminata. Totti ufficialmente tace o quasi ma è evidente che non l’ha presa bene e il 20 luglio i quotidiani riportano un virgolettato “ufficioso”: “E’ una pugnalata alle spalle”.

L’inizio, qualunque fosse il bersaglio della polemica, non è dei migliori. C’è chi tira in ballo vecchie ruggini e chi sposta l’attenzione sul preparatore di Totti, Vito Scala, con ogni probabilità vero destinatario del messaggio di Baldini. Di certo ci sono i silenzi: quello di Totti e quello di Thomas DiBenedetto che, scrive Luca Valdiserri sul Corriere della Sera, “si è fatto tradurre l’intervista e non ha gradito”. Sulla stampa romana la posizione dominante è quella dell’attacco al dirigente e della difesa del capitano.

Scrive sul Messaggero Roberto Renga: “Dare del pigro a Francesco Totti, che a 35 anni corre più di tutti e in quattro mesi recuperò da una frattura alla gamba andando a vincere il Mondiale, è un errore così evidente che ti cascano le braccia”. Il giornalista, poi, tira in ballo addirittura un paragone tra Baldini e Umberto Bossi con una presunta “anti-romanità” come denominatore comune e chiede al neo dirigente una “rettifica”. Quindi una considerazione che lascia intendere come Renga preferisse la vecchia proprietà: “E’ dall’inizio della stagione che Totti, per i nuovi arrivati, si è trasformato in un bersaglio per freccette avvelenate. Via il medico e il fisioterapista di fiducia e accuse ridicole circa la sua assenza in conferenza stampa di DiBenedetto”.

Renga a parte, qualcosa da chiarire sembra esserci. Il capitano, l’ultima volta che ha parlato non ha certo mostrato entusiasmo per la nuova proprietà: “Non li ho mai visti, spero facciano bene”. Dopo l’intervista di Baldini nessuna replica ufficiale se non un siparietto spiritoso che si può interpretare in modi diversi. Lo racconta Valdiserri sul Corriere della Sera. Ci sono in vendita le maglie della Roma per beneficenza. Al momento di battere l’asta per la sua Totti dice: “Hanno chiamato dall’Inghilterra (dove è attualmente Baldini, ndr), offrono 1.000 euro”. Finisce che la maglia la compra, a 1100 euro Luis Enrique che la regala ad un ragazzo portatore di handicap.

Poi è la volta della maglia di De Rossi e là Totti punge ancora: “Ha un grande valore, dato che è l’ultima con la Roma. Offro 12 euro”. De Rossi puntualizza (non ce ne sarebbe bisogno ma di questi tempi non si sa mai): “A lui piace sempre scherzare”. Poi, alla fine, la maglia per 1000 euro la prende proprio De Rossi.

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Emiliano Condò