Tour de France: a Schleck salta la catena, Contador nuova maglia gialla

Il Tour de France forse si é giocato il 19 luglio a 5 km dalla cima del Port-de-Bales. E’ qui che la fortuna ha girato le spalle ad Andy Schleck: al lussemburghese è saltata la catena e la maglia gialla per una manciata di secondi passa sulle spalle del rivale di sempre, Alberto Contador.

E il francese Thomas Voeckler è volato in testa a prendersi la vittoria di tappa, la quindicesima, per poi inchinarsi sul traguardo di Bagneres-des-Luchon. Proprio nel momento di quello che doveva essere l’attacco decisivo del giorno, a 25 km dall’arrivo, Schleck non è stato tradito dalle gambe ma dalla meccanica. Il corridore della Saxo Bank aveva allungato ed era riuscito a sorprendere il rivale ma dopo poche pedalate gli è saltata la catena dalla ruota, si è fermato, l’ha rimessa a posto, un tecnico dell’assistenza ed uno spettatore lo hanno aiutato a ripartire. Ma troppi secondi sono andati persi.

Ha colto l’occasione su un piatto d’argento Contador che, tirato dalla sua squadra, ha strappato la maglia gialla, con soli 8” di margine. Samuel Sanchez e Denis Menchov, gli altri due uomini forti della Grande Boucle, hanno seguito a ruota lo spagnolo.

Schleck si è lanciato in un inseguimento rabbioso, ha fatto tutta la discesa finale da solo, ha tagliato il traguardo, ma ha registrato un ritardo di 39” sul trio Contador-Sanchez-Menchov. E la maglia gialla è passata sulle spalle dello spagnolo.

Al traguardo Schleck era arrabbiato: ”Io non avrei mai voluto prendere la maglia così. Ma questa è la corsa, ognuno per sé. Non avrei mai approfittato della situazione. E’ sicuro che queste persone oggi non vincono il premio del fair play. Quando mi hanno visto in difficoltà forse avrebbero potuto aspettarmi”.

Alcuni nel pubblico hanno fischiato Contador in giallo sul podio. Lo spagnolo si è però discolpato: ”Quando ho lanciato l’attacco non ero stato messo al corrente del guasto, me lo hanno detto dopo. Ma quando l’ho saputo era troppo tardi, ero già lanciato ed avevo guardagnato un certo anticipo”.

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Alberto Francavilla