Accusato dall’ex compagno di squadra Floyd Landis di aver fatto uso di sostanze dopanti quando era nel team Us Postal, l’americano Lance Armstrong ha detto di «non aver nulla da nascondere».
«Con Floyd abbiamo due versioni diverse dei fatti, la sua si modifica continuamente», ha sottolineato il corridore della RadioShack, sentito dalla televisione francese all’arrivo della 14/a tappa del Tour de France, a Ax-3 Domaines, dove è arrivato con 16′ di ritardo sul vincitore, Christophe Riblon.
Le autorità americane hanno convocato davanti al tribunale federale della California alcuni testimoni, tra cui Greg Lemond, tre volte vincitore della Grande Boucle (1986, 1989, 1990), per raccogliere informazioni sulle quattro squadre con cui Armstrong ha corso nella sua carriera ciclistica: Us Postal, Discovery Channel, Astana e RadioShack. «Avremo l’occasione di dire la verità davanti alle autorità – ha dichiarato il texano, sette volte vincitore del Tour – e Greg Lemond dovrà dirla, spero, a proposito del 1989. Anche lui dovrà rivelare la sua verità . Io non ho niente da nascondere».