TRIESTE, 23 APR – Oltre una ventina di avvocati, in rappresentanza di tutte le aziende, associazioni ed enti che vantano crediti dalla Triestina Calcio, hanno presentato le proprie richieste al presidente del Tribunale civile, Giovanni Sansone, nel corso dell'udienza di stamani in cui il commissario straordinario, Giovanni Turazza, ha presentato il piano finanziario per il rientro dal debito, che ammonta a 5,5 milioni di euro.
Tra i creditori che per primi hanno diritto ad essere liquidati figura Equitalia, che vanta un credito di oltre tre milioni per mancati versamenti Iva e sanzioni collegate. Ma fra le urgenze ci sono anche i debiti sportivi, gli stipendi dei giocatori e dei dipendenti della societa'. Un gruppo di questi – Princivalli, Godeas, Gissi, Thomassen, Tombesi, Rossetti e due preparatori atletici – si sono affidati all'avvocato Giulio Quarantotto per il risarcimento, ottenendo l'ammissione della richiesta per quanto riguarda gli stipendi non pagati dall'ottobre al 24 gennaio, quando e' stato decretato il fallimento e l'esercizio provvisorio della societa' sportiva. Rigettata, invece, la richiesta in merito alle indennita' di trasferta.
Condizione necessaria perche' a tutti i creditori venga saldato quanto dovuto, o perlomeno una percentuale del credito, e' la vendita della Triestina entro il 30 giugno. Con il ricavato dell'operazione verrebbero pagati parte dei debiti, mentre alla nuova presidenza spetterebbe l'onere dei soli debiti sportivi, riguardanti i giocatori, l'Enpals e la Lega Calcio.
''C'e' speranza per la Triestina e le trattative continuano – ha spiegato il curatore fallimentare Turazza – se non ci fossero non resteremmo in esercizio provvisorio, in merito pero' alle iniziative che porteremo avanti con gli imprenditori interessati ne daremo conto a tempo debito, anche se avremmo voluto che questo tempo – ha concluso – fosse gia' arrivato''.