Il derby di Belgrado fra il Partizan e la Stella Rossa, in programma il 23 ottobre prossimo, potrebbe non disputarsi per motivi di sicurezza, dopo i gravi disordini e le violenze messe in atto martedì sera a Genova dagli ultrà serbi. Lo riferiscono oggi i media a Belgrado.
A Genova i tifosi serbi, in massima parte della Stella Rossa, avevano aggredito il portiere della nazionale Vladimir Stojkovic, accusato di tradimento per aver lasciato la Stella Rossa ed essere passato al Partizan. Il quotidiano Kurir cita il segretario generale della Lega calcio serba, Miodrag Jankovic, il quale starebbe pensando a un rinvio ad altra data del derby, ritenuto a questo punto ad altissimo rischio incidenti.
Il giornale aggiunge che la dirigenza della Stella Rossa avrebbe cominciato a rimuovere le sedie dalla curva sud del Maracanà (riservata ai tifosi del Partizan), nel timore che esse possano essere divelte e usate per lanciarle contro i tifosi avversari e le forze dell’ordine.
Il sito sportske.novosti.net ritiene da parte sua che il 139/mo derby di Belgrado potrebbe giocarsi a porte chiuse e senza pubblico sugli spalti.
Tutto dipende dalla decisione che prenderà la polizia, si precisa. A prendere posizione è stato fra gli altri il sindaco di Indjia, una cittadina non lontano da Belgrado, Goran Jesic – che è membro del comitato esecutivo della Federcalcio serba e che è stato a Genova per seguire la partita Italia-Serbia poi sospesa per gli incidenti – il quale ha proposto una sospensione del campionato di prima divisione per almeno due mesi, a causa della tensione molto alta fra le opposte tifoserie.