MILANO – Valencia-Inter, formazioni della partita valida per l’International Champions Cup. Fischio d’inizio fissato per le ore 22.
Valencia (4-2-3-1): Guaita; Joao, Rami, Ricardo Costa, Cissokho; Javi Fuego, Dani Parejo; Feghouli, Éver, Jonas; Alcácer. A disposizione: Diego Alves, Barragan, Victor Ruiz, Bernat, Michel, Jonathan Viera, Fede Cartabia, Ibanez, Piatti, Mathieu. Allenatore: Djukic.
Inter (3-5-2): Handanovic; Ranocchia, Samuel, Juan Jesus; Nagatomo, Guarin, Kuzmanovic, Alvarez, Pereira; Icardi, Palacio. A disposizione: Carrizo, Castellazzi, Andreolli, Chivu, Ibrahima, Mbaye, Jonathan, Cambiasso, Olsen, Mudingayi, Laxalt, Obi, Capello, Belfodil. Allenatore:  Walter Mazzarri
”Devo ancora decidere la formazione ma probabilmente cambiero’ almeno 4-5 giocatori, ora vediamo”. Cosi’ Walter Mazzarri parla alla vigilia del prossimo impegno dei nerazzurri negli States con il Valencia, la seconda partita di tre in cinque giorni. L’allenatore nerazzurro torna sulla sconfitta contro il Chelsea di Jose’ Mourinho:
”Oggi ho fatto una riunione con i ragazzi per far loro vedere – oltre a qualche errore fatto e che bisogna cercare di non fare più – le cose che di buono abbiamo fatto, il gioco che abbiamo espresso, contro una squadra di altissimo livello. Ho visto i ragazzi che sono sempre più coscienti di quello che stiamo facendo, quindi per un allenatore questo è il dato più confortante.
Ho fatto notare – aggiunge Mazzarri – che abbiamo espresso un bel calcio, che abbiamo creato quattro-cinque palle gol. Tutto è molto positivo, addirittura a mente fredda posso dire che dopo pochissimi giorni che ho questa squadra in mano ho visto delle cose che superano le mie più rose aspettative”.
Quindi Mazzarri, ripensando all’espulsione ai danni di Campagnaro, condivide la proposta di ‘Special One’ agli arbirtri perche’ invece di cacciare un giocatore, in queste amichevoli, spingano gli allenatori a sostituirli, in modo da giocare sempre 11 contro 11.
”E’ una buona idea – dice -. Ci siamo noi allenatori, se si vede che un giocatore è nervoso, che rischia l’espulsione, basta che l’arbitro ci faccia un cenno e lo togliamo. Ci diano il tempo di farlo uscire. Io non ho avuto il tempo, anche perché Hugo aveva fatto molto bene e poi è arrivata questa entrata un po’ pesante. In questo periodo il risultato non conta – conclude l’allenatore dell’Inter -. Invece conta provare 11 contro 11 cio’ che dobbiamo sperimentare”.