Vela, Giancarlo Pedote ha fatto il giro del mondo in solitario: 80 giorni dalla Francia all'Antardide e ritorno
Vela, giro del mondo in solitario. Un fiorentino di 45 anni, Giancarlo Pedote, è l’uomo del giorno. È arrivato settimo (su 33 partecipanti; 27 uomini, 6 donne) nel giro del mondo a vela in solitario. Senza scali, senza assistenza. Ha chiuso la Vendée Globe in 80 giorni e 22 ore.
Durante la regata gli è successo di tutto ma ce l’ha fatta. Con l’arte, tutta italiana, di arrangiarsi.
La chiamano l’Everest del mare. È una regata ai limiti delle risorse umane. È la solitudine dei numeri primi. Partenza e arrivo a Les Sales Sables-d’Olonne, sull’oceano Atlantico, dipartimento della Vandea; cittadina graziosa di appena 15mila abitanti. È gemellata con Trapani. Covo di lupi di mare.
La titanica regata ha un nome che in queste ore è virale: VENDEE GLOBE, prima edizione 1992. Ora siamo a nove. Si svolge ogni quattro anni. Come le Olimpiadi . Con cui ha in comune l’emozione vitale, l’arcigna severità, l’ottimismo esistenziale. Partenza 80 giorni fa lungo un itinerario infernale. Oceano Atlantico, Capo di Buona Speranza, Antartide, Capo Horn, arcipelago della Terra del fuoco. Quindi rientro in Vandea. Totale 25 miglia nautiche. Cioè 45.130 km.
È arrivato primo il francese Charles Dalin, 36 anni, ma in virtù di un abbuono di 10 ore e 15 minuti (per aver contribuito al salvataggio di Kevin Escoffier) la giuria ha scelto Yannik BESTAVEN, classe 1972, velista d’altura. Tempo: 80 giorni, 3 ore, 44 minuti, 46 secondi. Tre ore meglio di Dalin, il primo sull’ linea. E Giancarlo? Dice, serafico: “Restare tre mesi in mare, lontano dalla mia famiglia, ti fa apprezzare le cose belle della vita. Ora che sono tornato coi piedi in terra sono felice di trovare le mie comodità. La vera vita è qui in terra”.