
Vialli e la lunga lotta al cancro: "Non devo disegnarmi più le sopracciglia con la matita..." (foto Ansa)
ROMA –Gianluca Vialli ha parlato della sua lunga lotta al cancro nel corso di una intervista rilasciata a Maurizio Crosetti per la Repubblica.
“Come sto? Bene, grazie. A dicembre ho concluso diciassette mesi di chemioterapia, un ciclo di otto mesi e un altro di nove.
È stata dura, anche per uno tosto come me. Dura, dal punto di vista fisico e mentale. Gli esami non hanno evidenziato segni di malattia. Sono felice, anche se lo dico sottovoce.
Cosa significa ritrovare la salute? Significa vedersi di nuovo bene allo specchio, guardare i peli che ricrescono, non doversi più disegnare le sopracciglia con la matita. In questo momento, può sembrare strano ma mi sento quasi fortunato rispetto a tanta gente.
La paura di morire si combatte pensando ai desideri, concentrandosi su quanto ci piace davvero, e su quanto vogliamo che ogni cosa ritorni. Non bisogna sentirsi egoisti e non si deve permettere al cervello di andare da un’ altra parte.
Nel mio caso è un viaggio. Un percorso di introspezione, un’ opportunità. La malattia è un’ esperienza di cui avrei fatto volentieri a meno, però è successo e allora cerco di metterla a frutto.
Coronavirus? È una prova tremenda ma non certo inutile. In questo enorme silenzio che ci circonda, quasi un’ atmosfera zen, c’ è qualcosa di orientale.
E si tornano a sentire gli uccellini persino in una megalopoli come Londra. Si passa più tempo con le persone che amiamo.
Io leggo molto, parlo con gli amici e sto anche imparando a scrivere al computer con dieci dita”.
