Torneo Carioca, con la sua squadra sotto di un gol Abreu si presenta sul dischetto del rigore per il possibile pareggio, per eseguire il suo marchio di fabbrica: il cucchiaio, quel tocco morbido reso famoso da Totti contro l’Olanda.
Dall’altra parte, però, c’è Diego Cavalieri, fino a un mese fa a Cesena, uno dei migliori portieri del Paese, che resta fermo e blocca il pallone con facilità irrisoria.
Tre minuti dopo altro rigore e Abreu rende merito al suo soprannome: nessun dubbio altra cavadinha. Ma Cavalieri non ci crede, si butta ed è battuto. “Folle sarebbe tirare un pugno all’arbitro, il mio è solo coraggio”: questo il commento del bomber uruguaiano.