Jannik Sinner è stato eliminato nei quarti di finale del torneo di Wimbledon, sconfitto in cinque set da Novak Djokovic. Avanti due a zero, l’azzurro ha subito la rimonta del serbo, che si è imposto 5-7, 2-6, 6-3, 6-2, 6-2 in oltre tre ore e mezza di gioco.
Termina ai quarti di finale il sogno a Wimbledon di Jannik Sinner, rimontato in cinque set da Novak Djokovic. L’azzurro, che da lunedì rientrerà in Top-10, ha dominato il sei volte campione nel suo giardino di casa, il Centrale, nei primi due set. Impressionante il livello di gioco dell’altoatesino, perfetto al servizio e in costante pressing sull’avversario, spesso costretto all’errore. La svolta, come confermato da Nole nell’intervista post-partita, arriva con il toilet-break tra il secondo e terzo set.
Djokovic si sprona e torna in campo in versione robot: ingiocabile al servizio, pungente in risposta, preciso al millimetro negli scambi. Lascia sette game a Sinner nei seguenti tre set, nonostante l’italiano provi a lottare su ogni palla. 5-7, 2-6, 6-3, 6-2, 6-2 i parziali dopo tre ore e 35′ di una partita bellissima, con il 20enne italiano che esce deluso, ma accompagnato dalla standing ovation del Centrale.
“Congratulazioni a Sinner, avrà tante opportunità sui grandi palcoscenici. E’ davvero maturo e forte per la sua età, ha tanto tempo. Abbiamo giocato una bella partita, nei primi due set è stato il migliore in campo. Sono uscito, mi sono parlato davanti allo specchio per ritrovarmi. E’ la verità. A volte in queste circostanze quando non giochi bene e l’altro ti domina, queste cose sono necessarie. Ho parlato a me stesso, riordinare le idee e giocare meglio che potevo. L’ho fatto, mi ha dato fiducia e l’ha tolta a Jannik. L’esperienza mi ha aiutato a gestire la pressione. Il toilet break è stato il momento di svolta. Anche se ho giocato su grandi palcoscenici, passo sempre i miei momenti di dubbio. La battaglia interna è quella più difficile. E’ una grande sfida. E’ qui che mi convinco di ribaltare la partita, quando sei due set sotto nello Slam devi usare l’esperienza per uscirne. Sono felice, adoro questo campo”