GENOVA, 25 FEB – Ha accettato di cantare nonostante l'influenza che gli ha fatto andare via la voce. Un 'sacrificio' apprezzato ieri sera dal pubblico del Carlo Felice, che ha comunque applaudito Andrea Bocelli, per la prima volta a Genova in veste di cantante lirico per il debutto di 'Romeo et Juliette' di Charles Gounod.
Bocelli e' salito lo stesso sul palco per la contemporanea indisponibilita' dell'altro tenore previsto nel cast. Davvero una sfortuna per questa prima tanto attesa nel capoluogo ligure, che ha attirato al teatro Carlo Felice il pubblico delle grandi occasioni.
Un 'Romeo et Juliette', insomma, con il protagonista maschile quasi silente, a dispetto della splendida edizione proposta, che al debutto avrebbe meritato sorte migliore: quella di Gounod e infatti una partitura ricca di slanci melodici, elegante e passionale, che ha trovato nel direttore Fabio Luisi un interprete ideale. Il neo direttore del Metropolitan ha dato all'opera una lettura vibrante, intensa, ben coordinata fra palcoscenico e buca d'orchestra. Efficace e lineare la regia di Jean-Louis Grinda, interessante nella sua essenzialita' anche l'impianto scenico di Eric Chevalier.
Sul piano vocale, debacle di Bocelli a parte, ha piacevolmente convinto Maite Alberola, una Giulietta dalla vocalita' fresca e vibrante.
