Cuba: regime riabilita drammaturgo omosessuale

L'AVANA, 2 GIU – Cuba si appresta ''a saldare uno dei più grande debiti con la sua storia culturale'', celebrando il centenario della nascita di Virgilio Piñera, ritenuto il più grande drammaturgo del Paese, che, a partire dal 1971 e fino alla sua morte nel 1979, subi' un forte ostracismo da parte del governo e delle istituzioni ufficiali a causa della sua omosessualita' dichiarata. Lo ha reso noto oggi il quotidiano 'Granma'.

Ieri, una commissione ad hoc, presieduta dal Premio nazionale per la letteratura, Antonio Arufat ha presentato gli eventi – conferenze, documentari, francobolli, corsi accademici e riedizioni dei suoi libri – che si terranno tra breve e fino all'agosto del 2012, definito 'l'anno virgiliano'.

Virgilio Piñera, nato a Cuba nel 1912, si trasferì in Argentina nel 1946 dove visse fino al 1958 – facendo amicizia, tra gli altri con lo scrittore polacco Witold Gombrowicz -, quando ritornò in patria, dove collaborò con il settimanale 'Revolucion' e scrisse alcune delle sue migliori opere.

Nel 1971, come successe, pur se per altri motivi anche ad Arufat, scattò però l'ostracismo per la sua condizione di omosessuale: aspetto che, comunque, 'Granma' non rileva.

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