Gb. Multa di 7,2 mln di sterline a famoso manager per insider trading

LONDRA, GRAN BRETAGNA – La City stringe le regole: la Financial Service Authority (Fsa), equivalente britannica della Sec, ha imposto una maximulta per insider trading a uno dei piu’ influenti manager di hedge fund del mondo, il finanziere americano David Einhorn.

L’agenzia di controllo sugli scambi ha punito Einhorn e la sua Greenlight Capital Inc per un totale di 7,2 milioni d sterline (11,2 milioni di dollari), per aver venduto azioni di una catena di pub in Gran Bretagna dopo aver avuto notizie confidenziali che il titolo sarebbe sceso in Borsa.

La decisione della FSA rappresenta un raro esempio in cui il manager di un hedge fund viene tenuto personalmente responsabile in un caso di insider trading. Einhorn, che ha contestato la multa ma accettato di pagarne personalmente la meta’, e’ uno dei volti piu’ pubblici in una industria che per lo piu’ lavora nell’ombra. 43 anni, di Milwaukee, il capo di Greenlight controlla asset per 8 miliardi di dollari e si e’ fatto un nome per aver scommesso short contro Lehman pochi mesi prima del crollo.

E’ anche famoso per le sue attivita’ extralavoro: nel 2006, con scarsa esperienza nel gioco d’azzardo, ha partecipato ai mondiali di poker a Las Vegas piazzandosi 18esimo su oltre ottomila concorrenti e donando le vincite alla fondazione contro il Parkinson dell’attore Michael J. Fox. Dal tavolo verde al baseball: l’anno scorso, senza successo, Einhorn ha cercato di comprare la squadra di baseball americana dei Mets.

Ha poi scritto un libro chiamato ”Fooling Some of the People All The Time” (Ingannare sempre la gente) in cui fa di tutt’erba un fascio, criticandoli, di membri del Congresso, board di grandi aziende, revisori dei conti e giornalisti investigativi. Nel caso delle azioni dei pub, la Punch Taverns, le mosse di Einhorn, avvenute secondo la Fsa su imbeccata di un broker della catena di pub, hanno evitato alla societa’ 9 milioni di dollari di perdite.

Gli scambi sono finiti pero’ nel mirino dell’autorita’ britannica. La multa e’ la seconda per entita’ contro un individuo da parte dell’agenzia soprannominata un tempo ”Fundamentally Supine Authority” per l’approccio troppo soft ai crimini dei ”colletti banchi” ma che negli ultimi tempi sta cercando di cambiare rotta.

L’azione contro Einhorn – osserva il Financial Times – segna un passo importante nella campagna della Fsa di responsabilizzazione dei professionisti della City. Ed era ora. Nel 2009 schemi anormali di scambi hanno preceduto il 30 per cento delle acquisizioni in Gran Bretagna.

 

 

 

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lgermini