ROMA, 14 SET – Pirandello, Aldo Fabrizi, Brancati, Petrolini, Galdieri, Tognazzi, Fiorentini, Machiavelli, Dario Fo, Fellini. Tutto il teatro mai visto e censurato in Italia dall'Unita' fino al 1962 (anno di abolizione della censura preventiva dello Stato) lascia gli archivi e le biblioteche, riprende vita e sale per la prima sul palco.
Grazie alla collaborazione tra l'associazione culturale Teatro 23, la Provincia di Roma, Zetema e l'Archivio Centrale dello Stato, il teatro Elsa Morante al Laurentino 38 ospitera' in prima nazionale il 16, 17 e 18 settembre 'Teatro Proibito.
Scene mai viste in un secolo di censura teatrale', che si ripetera' dal 4 al 16 ottobre al Teatro dell'Orologio. La kermesse propone le scene e le motivazioni addotte dagli organi statali per apporre per anni il timbro ''respinto'' o ''non approvato'' su tanti copioni, circa il 10% della produzione teatrale italiana o tradotta in italiano.
''Il teatro contemporaneo – ha spiegato l'assessore alle Politiche Culturali della Provincia di Roma Cecilia D'Elia presentando oggi l'iniziativa – e' una delle voci moralmente piu' forti nella nostra societa' in grado di parlare alle nostre coscienze e illuminare pezzi oscuri della nostra storia. Leggere la storia a partire dalla censura e dai pezzi mai andati in scena e' un modo per comprendere la cultura del nostro tempo e il conflitto tra liberta' creativa e controllo sociale che e' sempre in agguato''.
Per il consigliere provinciale di Sinistra Ecologia e Liberta' Gianluca Peciola l'opera proposta ''diventa ancora piu' attuale se consideriamo il fatto che i tagli alla cultura del Governo, che stanno mettendo in difficolta' molte produzioni artistiche e culturali, rappresentano una forma moderna di censura preventiva''.
