ROMA – “Sfiorata la tragedia al Teatro dell’Opera di Roma. Una volta scenica di 2mila chili sul palco del teatro è collassata per il cedimento di un pistone idraulico. La fortuna ha voluto che nel momento del crollo non vi fosse nessuno, nè il personale tecnico, nè il coro che avrebbero dovuto iniziare le prove nella mattinata”: la notizia, riportata dalla Repubblica.it, è stata data da Stefano Canettieri, coordinatore del circolo Sel (Sinistra, ecologia e libertà) Teatro dell’Opera.
Secondo Gianluca Peciola, consigliere provinciale di Sel, “il sindaco, in qualità di presidente della fondazione del Teatro dell’Opera di Roma, è direttamente responsabile dello stato di incuria in cui scivola il teatro. L’incidente di oggi deve destare la preoccupazione e provocare l’intervento di tutte le istituzioni, anche nazionali”.
La replica. Il Teatro dell’Opera di Roma comunica che ”sul palcoscenico del Costanzi non si è verificato alcun crollo. Ma un mal funzionamento del sistema frenante che non ha debitamente rallentato, come dovuto, la discesa del ponte di una sezione della scenografia dell’Attila, provocando quindi la discesa più veloce del previsto”.
”Nessun crollo, come detto, ma solamente la fuori uscita di olio da uno dei cilindri a pressione deputati alla movimentazione della scenografia. Immediatamente sono state adottate le misure necessarie per ripristinare il corretto funzionamento della scena. Un problema subito risolto. Il Teatro dell’Opera ricorda che sono adottate sul palcoscenico, e in ogni luogo che veda impegnati i lavoratori della Fondazione, le più rigorose norme di prevenzione e sicurezza. Si ricorda altresì che il Teatro dell’Opera da due anni si è fortemente impegnato in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro con un piano di investimento in formazione e dispositivi di protezione individuali e collettivi. Un piano che è stato voluto e votato dal Sovrintendente, dal Cda e dal Presidente della Fondazione Teatro dell’Opera di Roma”.