MILANO – A 85 anni dalla prima assoluta proprio al Piermarini, stasera torna sul palco della Scala, dove mancava dal 2004, la Turandot, l’ultima opera di Giacomo Puccini che la morte del compositore lasciò incompiuta.
Il nuovo allestimento è affidato alla regia di Giorgio Barberio Corsetti che ha sfruttato anche le tecnologie della videoarte per arricchire la già sontuosa scenografia della Pechino ”al tempo delle favole” dove si consuma il dramma di morte e amore della perfida principessa cinese.
Calaf, il nobile eroe che grazie alla sua tenacia passionale scioglierà la gelida Turandot sarà interpretato da Marco Berti, tenore ormai navigato nei ruoli pucciniani, mentre per le due parti femminili sono state scomodate due tra le più acclamate soprano russe al mondo: Ekaterina Scherbachenko per la schiava Liu’ e Maria Guleghina per Turandot.
Di origine russa anche il direttore d’orchestra, Valery Gergiev, un maestro ben noto al pubblico scaligero ma che questa sera si misurerà per la prima volta con uno spartito pucciniano dal podio del Piermarini.