Il Teatro alla Scala di Milano dice no alla caccia alle streghe scatenata dalla guerra in Ucraina e decide di aprire la stagione lirica 2022-2023 con il Boris Godunov del compositore russo Modest Musorgskij, il 7 dicembre prossimo.
Lo ha annunciato il sovrintendente Dominique Meyer, difendendo anche la decisione di avere interpreti russi come Anna Netrebko. “Non sono per la caccia alle streghe – ha detto alla conferenza stampa di presentazione -. Non sono per la cancellazione delle opere russe e quando leggo Puskin non mi nascondo”.
Teatro alla Scala, Boris Godunov del russo Modest Musorgskij per la prima della stagione 2022-2023
La direzione sarà affidata al direttore musicale del teatro, Riccardo Chailly, e l’opera verrà trasmessa da Rai Cultura su Rai Uno.
Proprio Riccardo Chailly ha spiegato il motivo della scelta: “Il Boris Godunov di Modest Musorgskij, che presentiamo nella regia di Kasper Holten, ebbe nel nostro teatro la sua prima rappresentazione italiana nel 1909 con la direzione di Eduardo Vitale e Fëdor Šaljapin come protagonista e rimase nelle stagioni successive come presenza costante, in particolare grazie ad Arturo Toscanini che lo diresse per quattro stagioni tra il 1922 e il 1927, ad Antonio Guarnieri che lo ripropose nel 1935, 1941 e 1946, e quindi tra gli altri ad Antonino Votto e Gianandrea Gavazzeni”, ha spiegato il maestro.
La Scala inaugura la stagione 2022-2023 con il russo Mussorgskij
“Nel 1979 – prosegue Chailly – Boris Godunov fu la seconda opera non italiana a inaugurare la stagione il 7 dicembre dopo il Fidelio diretto dal Karl Böhm nel 1974. Una scelta di apertura voluta da Claudio Abbado, che ne diede un’interpretazione memorabile insieme al regista Yuri Ljubimov. Ero allora assistente di Abbado e ricordo i mesi di prove per realizzare uno spettacolo molto innovativo che fu anche oggetto di critiche ma che è poi rimasto nella storia interpretativa dell’opera oltre che in quella della Scala. Tullio Serafin scriveva che la grandezza del Boris è forse debitrice del cupo realismo con cui Verdi dipinge la vertigine del potere in Macbeth. Presentare le due opere in due inaugurazioni consecutive assume anche questo significato”.
La stagione 2022-2023 del Teatro alla Scala
La stagione 2022-2023 sarà caratterizzata da oltre 250 spettacoli destinati ad un pubblico ampio e diversificato, composto da un nucleo di abbonati e frequentatori arricchito da giovani appassionati e famiglie, cui si aggiunge il ritorno del pubblico internazionale.
I titoli d’opera sono 14, di cui otto in lingua italiana. Esordio alla Scala per Li zite ‘ngalera (I fidanzati in prigione), in napoletano, di Leoardo Vinci (è un’opera comica del ‘700) e per Rusalka, del ceco Antonin Dvorak.
I titoli di Giuseppe Verdi saranno due: I vespri siciliani e Macbeth. Gli altri titoli italiani: La Bohème di Giacomo Puccini (nell’allestimento del 1963 di Franco Zeffirelli, nato cent’anni fa), Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti, Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini, L’Amore dei Tre Re di Italiano Montemezzi e Andrea Chenier di Umberto Giordano.
Completano il panorama operistico Le nozze di Figaro (Mozart), Peter Grimes (Britten), Salome (Strauss) e Les contes d’Hoffmann (Offenbach).
Il balletto alla Scala, stagione 2022-2023
La stagione di balletto si aprirà con un omaggio a Rudolf Nureyev nel trentennale della scomparsa, con la ripresa del suo Schiaccianoci (Caikovskij), per poi avviare il 2023 con quattro lavori di Dawson, Duato, Kratz (in prima assoluta, su musica di Thom Yorke dei Radiohead) e Kylian.
Tra gli altri balletti in stagione, Romeo e Giulietta di Prokofiev, il Lago dei Cigni di Caikovskij, la seconda edizione del Gala Fracci il 7 giugno 2023 con ospiti internazionali di prim’ordine.
Scala, il programma dei concerti 2022-2023
Il programma concertistico prevede il concerto di Natale di Zubin Mehta (22 dicembre 2022) con Haydn (Sinfonia London e Messa Paukenmesse), quello per l’anniversario della Scala ricostruita di Alberto Malazzi (11 maggio 2023), con la Petite messe solennelle di Rossini.
La stagione sinfonica vede tra l’altro la Sinfonia di Mahler n. 8 con due cori, coro di voci bianche e molte voci soliste, diretta da Chailly; una serata dedicata a Cajkovskij con il concerto per violino e orchestra op. 35 (al violino Daniel Lozakovich) e la sinfonia n. 6. Daniel Harding proporrà le ultime sinfonie di Mozart.
Tra i grandi pianisti sul palco della Scala la prossima stagione ci saranno Khatia Buniatishvili (11 dicembre 2022), Maurizio Pollini (13 febbraio 2023), Jan Lisiecki (20 marzo 2023), Rudolf Buchbinder (2 aprile 2023) e Igor Levit (22 ottobre 2023).