Il teatro torna a L’Aquila dopo il terremoto

L’Aquila torna al centro della scena teatrale. Giovedì 13 e venerdì 14 il Ridotto del Teatro comunale ospiterà infatti la prima produzione post-terremoto del Teatro stabile d’Abruzzo: ”Scene da un matrimonio” di Ingrid Bergman, per l’adattamento e la regia di Alessandro D’Alatri con Daniele Pecci e Federica Di Martino.

Il lavoro teatrale è stato presentato proprio nel Ridotto alla presenza del registra, gli attori e lo staff tecnico che ha allestito la produzione, che nelle serate di giovedì e venerdì, per la Prima nazionale, ha già fatto registrare il tutto esaurito.

”Ci sentiamo speranzosi di aver fatto la scelta giusta – ha detto il presidente del Tsa e assessore alla Cultura Mauro Di Dalmazio -, favorita dalla disponibilità del regista e degli attori perché hanno avuto il coraggio con noi di mettersi in gioco per il Tsa e per la citta’ dell’Aquila.

Di Dalmazio ha aggiunto: ”E’ un testo difficile di qualità assoluta sotto ogni profilo da quello delle musiche alla scenografia ed e’ una scelta di produzione che abbiamo voluto fare per dare un segnale importante di rinascita della citta’ e per lanciare un messaggio al mondo della cultura abruzzese e nazionale”.

Parole di elogio per il coraggio del Tsa sono arrivate anche dal regista Alessandro D’Alatri che ha parlato di ”grossa responsabilità nei confronti della citta’ dell’Aquila”.

”Questa nuova produzione – ha aggiunto il regista – è un importante start-up per la cultura cittadina, settore nel quale L’Aquila ha sempre recitato un ruolo di primaria importanza a livello nazionale e che riporta la città e l’Abruzzo al centro del panorama teatrale italiano”. Sul futuro del Teatro stabile abruzzese il presidente Di Dalmazio ha parlato di ”novità importanti e di impostazione necessari per adeguarci ai tempi. Dobbiamo fare in modo – ha proseguito – ma questo è un discorso che non riguarda solo il Tsa, che in Abruzzo si creino sinergie che abbandonino le logiche di campanile per fare posto a collaborazioni di qualità su tutti i settori e il Tsa nella prosa deve interagire con gli altri territori e con le realtà presenti nelle altre province in modo da creare un circuito virtuoso senza consentire dispersione di risorse. Se il Tsa produce uno spettacolo – precisa Di Dalmazio – questo deve trovare la sua accoglienza nei circuiti nazionali e abruzzesi e per fare questo deve avviare un percorso di condivisione delle scelte con le altre realta’. Se riusciremo a fare questo – conclude l’assessore – il Tsa non potrà che avere un futuro radioso e sara’ veramente il teatro dell’Abruzzo e degli abruzzesi”.

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