L’AgCom dichiara guerra al pezzotto. Ad annunciarlo, in una intervista a Repubblica, è Massimiliano Capitaino, commissario dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. “Abbiamo messo a consultazione pubblica una bozza di regolamento che ci permetterà un pronto, prontissimo intervento. Potremo ordinare ai fornitori di connessione internet di disabilitare l’accesso ai siti pirata entro i primi 30 minuti dalla partita. L’oscuramento ha senso se è veloce, tempestivo”.
1,7 miliardi di euro all’anno che viaggiano in un mercato parallelo. Secondo Capitaino è questo il valore di tutto il mercato che si basa sul pezzotto. Il dispositivo è un Box Android che sfrutta la tecnologia delle IPTV per vedere una lunga serie di canali a pagamento. Un meccanismo utilizzato da circa 5 milioni di italiani, almeno secondo le stime pubblicate dal quotidiano Repubblica.
La stretta sul mercato illegale è già cominciata da tempo. A novembre la Guardia di Finanza ha sanzionato circa 1.600 persone che utilizzavano questa tecnologia con multe da 154 a 1.032 euro. Queste sanzioni sono l’effetto dell’operazione “Dottor Pezzotto”, coordinata dalla procura di Napoli. Questa operazione risale allo scorso maggio e ha colpito 500 risorse web e 20 canali Telegram.
Gli abbonamenti variano a seconda delle offerte. Il costo di un decoder si aggira attorno ai 60 euro, per l’abbonamento invece si arriva anche a 12 euro al mese. Il prezzo ovviamente non è paragonabile a quello che costerebbero tutti gli abbonamenti ai canali a pagamento se fossero sommati insieme (solo il piano standard Dazn, ovvero 2 dispositivi in contemporanea sulla stessa rete internet, costa 29,99 euro al mese).