ROMA – La lettera e' arrivata a casa di Andrea Pesciarelli intorno a meta' febbraio e la vedova ha avuto un altro colpo al cuore: la compagnia assicurativa del giornalista del Tg5 morto in un incidente stradale con il suo scooter a Roma l'8 ottobre scorso chiedeva informazioni sul sinistro, a fronte di una richiesta di risarcimento per danni alla propria auto presentata dalla presunta investitrice. La donna, una 29enne romana, indagata per omicidio colposo, ha sempre negato di aver toccato con la propria macchina il motorino di Pesciarelli quella sera.
Il legale della famiglia Pesciarelli, Roberto Ruggiero, ha presentato oggi un'istanza al pubblico ministero titolare del fascicolo, Silvia Sereni, per chiedere di sequestrare la denuncia di sinistro con richiesta di risarcimento, se esiste. ''Per tre giorni ho chiesto per telefono e per fax alla compagnia che aveva assicurato lo scooter di darmi spiegazioni – racconta l'avvocato -, ma visto che non ne ho avute abbiamo deciso di rivolgerci al magistrato affinche' sia fatta chiarezza''. Un eventuale denuncia di incidente contrasterebbe con la versione data finora dalla donna alla guida dell'auto.
Il legale della giovane indagata, Francesco Compagna, nega decisamente che la sua assistita abbia mai presentato una denuncia di sinistro con richiesta di risarcimento. ''Non abbiamo mai scritto all'assicurazione di Pesciarelli – dice l'avvocato Compagna -. Abbiamo informato la nostra compagnia del procedimento giudiziario in corso e della posizione dell'assicurata, tutto qui''.
La spiegazione del 'giallo' ipotizzata dal legale della donna e' che una delle assicurazioni abbia fatto confusione e cosi' sia partita la richiesta di risarcimento. Che e' sembrata una beffa atroce alla famiglia di Pesciarelli, morto a 46 anni in circostanze ancora da accertare.