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Anna Mazzamauro: “Signorina Silvani? Mi avevano chiamato per fare la moglie di Fantozzi ma…”

Anna Mazzamauro: “Signorina Silvani? Mi avevano chiamato per fare la moglie di Fantozzi ma…”

ROMA – La signorina Silvani torna in televisione su Tv8 e con l’occasione Anna Mazzamauro si racconta in una nuova intervista, svelando i retroscena del film Fantozzi del 1975 che l’ha portata al successo. La Mazzamauro parla del provino, dove erano state radunate tutte le “cesse” e partecipò al casting per il ruolo della moglie di Fantozzi. “Il regista mi disse, ti ricordavo più brutta”, racconta l’attrice spiegando di essere stata scartata e poi scelta per la signorina Silvani, personaggio che l’ha imprigionata, per poi tornare al suo amato teatro.

Intervista da Claudia Casiraghi per Libero Quotidiano, la Mazzamauro racconta il suo amore per il teatro e ora che Vite da Copertina Che fine hanno fatto? su Tv8 le dedica una puntata, l’attrice parla del provino per Fantozzi e del suo rapporto proprio col personaggio della signorina Silvani:

“«Sono riconoscente ai vari stadi della mia carriera, ma la signorina Silvani mi ha imprigionata. Qualcuno, ancora, mi ferma per strada: e fammi la boccuccia, mi chiede, dimmi merdaccia schifosa».

Perché crede si sia trasformata in una maschera immortale, di cui su Tv8 racconterà in “Vite da Copertina Che fine hanno fatto”?

«Per via della sua natura smaccatamente scenica, la stessa che a teatro uso per farmi sentire fino all’ultima poltrona. Niente è lasciato al caso».

Come arrivò ad aggiudicarsi la parte?

«C’era, quell’anno, da radunare tutti i cessi possibili per fare Fantozzi. All’epoca, io di cose a teatro ne avevo fatte. Così, mi chiamarono. Quando mi presentai al provino, il regista mi disse: “Ma dai, ti ricordavo più brutta. Tanto che ti avevo chiamata per fare la moglie di Fantozzi”.

Il ruolo, però, andò a Liu Bosisio.

«Sì. Tanto strepitai e tanto supplicai che decisero di farmi fare la Silvani. Entrai nel cinema con i tacchi»”.

 

Il rapporto con la televisione però resta complicato, e la Mazzamauro ha sempre preferito il teatro, dove si può esprimere liberamente:

“Perché non ha mai puntato sulla tv?

«Le rare volte in cui ho tentato un approccio, ho ricevuto in cambio testi del cavolo, che mi sarei vergognata a recitare. Posso dirle come funziona?».

Prego.

«In tv vige questa telefonata: “Pronto, ciao caro come stai?” è il politico che chiama il capostruttura “Vorrei segnalarti un mio giovane amico”. “Ma sì, dimmi, che cosa sa fare?” “Niente”. “Bene, allora lo mettiamo a fare l’autore”.”

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