ROMA – A poche settimane dal duro scontro televisivo tra Alessandra Mussolini e Bello FiGo sul tema degli immigrati, il rapper ghanese è nuovamente sotto i riflettori.
“Tramite le canzoni cerco di difendermi, sono delle provocazioni a chi non la pensa come me” aveva detto il ragazzo, che, diventato popolare su Youtube attraverso i brani con cui descrive la condizione degli immigrati in Italia, si è visto cancellare il concerto previsto a Brescia il 23 dicembre perché destinatario di diverse minacce.
Rajae, inviata di ‘Striscia la Notizia‘, ha raggiunto Bello FiGo a Parma, dove abita.
“Non sono un profugo, sono venuto dal Ghana da piccolo su un aereo e con tutti i documenti in regola” – ha spiegato il rapper – Non sono gli italiani a mantenermi, anche se molti lo credono e mi insultano per questo. Sono i miei fan su Youtube, semmai, a mantenermi: è questo il mio lavoro”.
“Finché avrò abbastanza visualizzazioni per potermi permettere da vivere, continuerò a farlo” ha detto Bello FiGo che poi ha aggiunto: “Finché non è vietato io continuo a farlo”.