GIFFONI VALLE PIANA (SALERNO), 12 LUG – ''Nei prossimi giorni capiro' se chi ha pensato al programma lo avra' fatto con la mentalita' del colono o del pioniere, ma sicuramente sara' un format che fara' ridere''. Non si sbilancia Paolo Bonolis, primo ospite questa mattina a Giffoni Experience, rassegna cinematografica al via oggi, parlando del suo prossimo show in onda da settembre su Canale5.
Una cosa e' certa, assicura: ''Non ci sara' alcuna rivalita' con Carlo Conti. Sarebbe assurdo, e' come se io che lavoro nel mio teatro, fossi geloso di un collega che si esibisce in un altro teatro. Queste sono dinamiche piu' pubblicitarie che altro. La cosa fondamentale – spiega – e' che si faccia un prodotto nuovo. Siamo ormai assuefatti da una tv che si ripete perche' si ha paura di scommettere su nuovi format. Non c'e' la forza e la volonta' di sviluppare nuove idee ed e' per questo che abbiamo il caso di Ballando sotto le stelle e Baila, giusto per fare un esempio. La tv un tempo era pionieristica e scopriva territori e linguaggi nuovi, mentre oggi e' colonialista. Un programma che sicuramente non e' mai stato imitato – continua – e' Striscia la notizia e questo perche' sarebbe impensabile che vada in onda sulla tv di Stato anche se dovrebbe anche lei rinnovarsi come format''.
Parlando poi della Rai e del servizio pubblico che dovrebbe garantire, Bonolis aggiunge: ''Cio' che mi stupisce e' lo stupore. Non capisco chi ancora si meravigli di questa situazione. Si sa che va cosi', considerando la natura umana. In questo Paese accade di molto peggio, ma il vero problema non sono le cose che accadono, ma il fatto che le si lasciano accadere''.
Sui suoi passati programmi di successo, poi, dice: ''Ciao Darwin e' morto. O almeno per ora e' cosi', poi non si sa mai, visto che anche Michael Jackson ha fatto un video. Di Sanremo, invece, posso dire che e' stato un lavoro ben fatto, sia nel 2005 che nel 2009, tanto che nel 2009 ci hanno richiamato e in seguito hanno preso molto dalla nostra edizione. Sanremo fa parte di me, io ho cinque figli e due Sanremo''.
Perde un po' della sua voglia di scherzare, invece, quando parla de ''Il senso della vita''. ''Qualcuno – precisa il presentatore – si e' divertito a dire che il programma non andava bene, quando invece faceva il 15%. Ad un giornalista sara' partito l'embolo e avra' scritto questa falsita' e qualcuno, purtroppo, gli ha creduto. Ecco che il programma non si fa piu', ma non escludo che non vada in onda altrove. E mi riferisco ad altri media dove sarebbe, tra l'altro, anche piu' consono vista la struttura e i tempi del programma''.
Sul suo rapporto professionale con Luca Laurenti, poi, non ha dubbi: ''Finira' solo nel momento in cui uno dei due morra' prima dell'altro e chi resta dei due passera' la vita a disperarsi.