ROMA – Il Giornale contro ‘Hotel patria’, il programma di Mario Calabresi. Il quotidiano della famiglia Berlusconi prende di mira lo show del direttore della Stampa, andato in onda per la prima volta lunedì 7 giugno in prima serata su Raitre, e, soprattutto, le recensioni dei “quotidiano amici”.
Paolo Bracalini definisce il giornalista e conduttore “untouchable”, intoccabile, e i “critici tv dei grandi giornali, solitamente spietati, con lui dolci come il miele di castagno”.
“Non una voce stonata nel coro a cappella per il Direttore, stimato dal Colle, dagli Elkann, da De Benedetti, dalla Mondadori, insomma un cronista dalla botte di ferro, scrive Bracalini. Persino il Fatto mette in scena un ossimoro giornalistico, cioè una rubrica che si chiama ‘Il peggio della diretta’ ma che per Calabresi fa eccezione, recuperando tutte le scorte di glucosio per sciogliersi davanti a questo ‘moderno giornalismo d’altri tempi che ricerca nel grigio dell’esistenza comune il brillante della straordinarietà’, ‘una chiara matrice pedagogica’ e via leccando.
Bracalini cita poi la recensione di Repubblica, “tutta uno slurp-slurp”, che elogia la “mitezza” del programma, “non potendo dire che ‘Hotel patria’ concilia il sonno”.
E nonostante lo share del 5,7 per cento anche il Corriere della Sera, con Aldo Grasso che scrive che “Calabresi racconta con amore la nostra patria (deriva da «patrius» paterno), convincendo anche chi soffre nel vederla perire, come se fosse una vera patria”.