Dopo una serie di incidenti e tre cavalli finiti male, l’emittente che produce il telefilm ha deciso di bloccare le riprese e di non partire con la seconda stagione che era in programma, visti i buoni ascolti della prima.
Cosa è realmente successo ancora non è chiaro, ma l’associazione animalista Peta ha subito puntato il dito contro le droghe che sarebbero state date agli animali per farli rendere di più davanti alle telecamere, ma anche contro la scelta di usare cavalli veri e non più in forma invece che servirsi di video di corse di cavalli.
“Abbiamo sempre fatto il possibile per mantenere uno standard che fosse il più alto possibile – spiega un comunicato -, ma purtroppo gli incidenti capitano ed è impossibile garantire che non si ripetano in futuro”.