ROMA – Adriano Celentano torna in tv dopo la bufera Sanremo e le sue mosse, come da prassi, sono avvolte nel mistero e mai prive di strascichi. Il Molleggiato parlera’ a ‘Servizio Pubblico’ e, dopo il tira e molla sulla liberta’ editoriale con la Rai per la partecipazione al Festival, ora e’ il patron di Mediapason, Sandro Parenzo, capofila delle tv locali che mandano in onda la trasmissione di Michele Santoro, a minacciare di oscurare le sue parole se non le conoscera’ in anticipo. Cosa dira’ Celentano al momento non e’ dato sapere, tranne che parlera’ di Rai e del suo contestatissimo monologo al Festival, che sara’ argomento del cda in programma domani mattina a Viale Mazzini.
Il caso Sanremo e’ stato inserito all’ordine del giorno su richiesta dei consiglieri Giorgio Van Straten e Rodolfo De Laurentiis, con la dicitura ”eventuali provvedimenti collegati”. Nel mirino di diversi consiglieri c’e’ l’operato del direttore di Rai1 Mauro Mazza e non e’ un mistero che piu’ d’uno vorrebbe la sua testa. Il primo passo spettera’ pero’ al direttore generale Lorenza Lei, che ha il potere di proposta e domani e’ attesa una sua relazione sul Festival, con i problemi tecnici legati al televoto e il break pubblicitario saltato per un valore di 600-700 mila euro. Si attende anche un bilancio economico sulla kermesse, che indiscrezioni di stampa vorrebbero in passivo per oltre 3 milioni. Fonti di Viale Mazzini sostengono che il passivo non sarebbe cosi’ ampio, anche alla luce dei 758 mila euro incassati dalla vendita dei biglietti.
In attesa della riunione Mazza si dice ”molto tranquillo”. ”Nessuno mi ha detto niente – prosegue -, ne’ in via formale ne’ informale”. A prescindere dalla posizione dei consiglieri e del dg, l’opinione piu’ diffusa a Viale Mazzini e’ che difficilmente un cda in scadenza si avviera’ nell’impervio sentiero della sostituzione del direttore della prima rete. Domani potrebbe arrivare anche la decisione di deferire Celentano al Comitato Etico per valutare una possibile violazione del codice in occasione dell’intervento della serata d’esordio a Sanremo.
E proprio del suo monologo potrebbe parlare Celentano domani a ‘Servizio Pubblico’, sempre che il suo intervento si possa vedere. ”Se non vedo il testo di Celentano, domani non lo mando in onda – minaccia Parenzo -. Non lo manderanno in onda venti emittenti che trasmettono il programma”.
L’imprenditore cita la sentenza che ha condannato la Rai a risarcire il Lingotto per un servizio andato in onda su ‘Annozero’ e spiega: ”La Rai dovra’ pagare cinque milioni per aver criticato la Fiat. Io da domani dico solo che la Fiat e’ una grande azienda, perche’ chi paga alla fine sono io.
Non possiamo rischiare risarcimenti milionari”. Nessuna reazione arriva da Cielo e da Sky, che trasmettono ‘Servizio Pubblico’, mentre Santoro assicura: ”Credo che Celentano andra’ in onda anche se Parenzo non avra’ prima il testo. D’altronde non so nemmeno io quello che dira’. Penso che quello di Parenzo sia stato piu’ che altro un gesto di critica nei confronti della sentenza sulla Fiat”.
Rinviata, intanto, al 7 marzo la decisione sulla sospensione della rimozione decisa dal cda Rai a carico dell’ex direttore del Tg1, Augusto Minzolini, e il suo reintegro alla guida della testata. Il giudice ha invitato le parti a verificare la possibilita’ di un accordo transattivo.