ROMA – ''Chi vuol spegnere Telelombardia?''. E' la domanda che pone il patron dell'emittente, Sandro Parenzo, in un appello pubblicato su una pagina a pagamento del Corriere della Sera.
''Telelombardia sta per subire danni irreversibili per la vendita da parte dello Stato alle compagnie telefoniche della frequenza sulla quale trasmette – si legge nell'appello -. Telelombardia e' leader delle TV di territorio con l'80% dell'asudience regionale, grazie anche ai suoi canali: Antenna 3, Milanow, Top calcio 24, Top Tech e Top Gusto. Ogni giorno 2,5 milioni di lombardi ci seguono. Rappresentiamo la seconda realta' italiana nell'universo della televisione gratuita. Diamo lavoro a 300 persone, di cui oltre la meta' a tempo indeterminato.
Per raggiungere questo traguardo abbiamo investito 36 milioni di euro in tecnologia, realizzando una rete radioelettrica di altissimo livello''. ''Questo e' cio' che ci stanno portando via! – prosegue Parenzo – Vogliamo credere e sperare che il nuovo Governo nel rispetto dell'Occupazione, della Meritocrazia e della Liberta' di informazione sappia distinguere tra i danni riportati da chi ha quattro dipendenti e non fa televisione e una realta' come la nostra. Risulta difatti che i criteri di rimborso previsti dal Ministero non facciano al momento distinzioni tra una qualsiasi antenna TV e un'impresa televisiva. Tale decisione sarebbe una vincita alla lotteria per qualcuno e la fine per chi fa davvero informazione''.
''Non incassiamo canoni – conclude Parenzo -, non abbiamo padroni e viviamo in un mercato pubblicitario ancora blindato dal vecchio regime. Ma anche questa sera faremo: Servizio Pubblico''.