
Coronavirus, programmi La7 realizzati a Roma in onda senza pubblico

ROMA – Anche i programmi di La7 realizzati a Roma, a partire dal 4 marzo, andranno in onda senza pubblico per via dell’emergenza coronavirus.
Il direttore di La7 Andrea Salerno comunica che fino a nuovo aggiornamento, tutti i programmi di La7 realizzati su Roma andranno in onda senza pubblico. La disposizione, che inizialmente riguardava programmi come L’Aria che Tira e Tagadร , trasmessi dal centro di produzione di La7, riguarderร anche Piazzapulita, Propaganda Live, Non รจ l’Arena e diMartedรฌ, realizzati invece in studi esterni.
“Se serve – ha detto la conduttrice Myrta Merlino aprendo la puntata di L’Aria che Tira nello studio senza pubblico – svuotiamo gli studi. Facciamo quello che ci viene chiesto di fareโฆ Stiamo a un metro di distanza, non stringiamoci la mano. Certo, non รจ facile non dare un bacio in fronte al proprio figlio prima che vada a scuola, non baciare sulle labbra la persona che si ama, ma bisogna combattere questo virus”.
Fonte: FanPage, Ansa.
Coronavirus, il primario di Codogno: โIl nostro anestesista ha salvato tutti dalla catastrofeโ
โTireremo il fiato per altri due giorni, poi capiremo se qui la grande ondata dellโepidemia รจ passata oppure รจ solo allโinizioโ. Stefano Paglia, 49 anni, รจ il primario del pronto soccorso dellโospedale di Codogno, nel Lodigiano, epicentro del focolaio lombardo diย coronavirus.
Qui รจ scoppiata lโepidemia dopo il ricovero del cosiddetto โpaziente 1โ.
โAllโinizio โ spiega โ aveva i sintomi classici di unโinfluenza e per due volte ha negato relazioni sospette con la Cina. Non rispondeva alle terapie ed essendo giovane era stato invitato invano a rimanere in ospedale sotto osservazione. Si รจ ripresentato il 19 notte, la polmonite si era aggravata, nessun farmaco funzionava. Nel primo pomeriggio di giovedรฌ 20, dopo il trasferimento dalla medicina alle terapie intensive, si รจ accesa la lampadina allโanestesista che ha salvato tutti dalla catastrofeโ.
Poi una collega โforzando il protocollo, ha fatto fare il tampone. Prima ancora di avere conferme, personale e reparti sono stati messi in sicurezzaโ. Secondo il primario, tuttavia, il virus circolava a Codogno molto prima che scoppiasse lโemergenza, almeno da fine gennaio: โI medici di base registravano un boom di polmoniti: ci siamo preparati senza aspettare i finanziamentiโ.
โLa prioritร ? Quella del primo giorno. Rallentare il contagio per salvare Milano, le grandi cittร della Lombardia e il resto del Nord Italiaโ, perchรฉ โse a Milano, Bergamo e Brescia la percentuale di positivi nei prossimi giorni raggiungerร quella del Basso Lodigiano e ora della Bergamasca, lโorganizzazione sanitaria finirebbe sotto forte stress. Per fortuna chi deve sapere, lo saโ. Poi, conclude: โDobbiamo tenere duro ancora un paio di giorni. Tra domani e venerdรฌ nella zona rossa scadono le due settimane di quarantena. Si tratta di un termine cruciale per capire il comportamento del Coronavirus. Faremo i conti e analizzeremo la tendenza. Anche Milano e lโItalia sapranno qualcosa di piรน su quanto ci aspetta. Si deve assolutamente rallentare il contagio e continuare a riorganizzarci per aumentare gli spazi riservati, a vari livelli, al Covid-19. La fase piรน assurda forse รจ passata, ma davanti potremmo misurarci con quella piรน drammatica. Lavorando con la testa perรฒ dimostreremo che la scienza guarisceโ.
Fonte: La Repubblica.
