De Benedetti: “Impossibile un terzo polo televisivo, le regole tv sono una camicia di forza”

PERUGIA – Un terzo polo tv, alternativo e competitivo rispetto a Mediaset e Rai? Impossibile, dice Carlo De Benedetti, presidente del Gruppo L’Espresso, una vita nel mondo dei media cartacei. Il terzo polo oggi non è ”economicamente possibile” alla luce della regole che disciplinano il mercato tv: ”una camicia di forza”, secondo De Benedetti.

L’editore precisa che ”la tv, così come la conosciamo, è un business declinante” e spiega che ”fino a quando esistono regole di ‘non mercato’ come quelle attuali, è molto difficile trovare spazio”. Quanto a un eventuale interesse per La7, ”è una realtà importante, ben fatta, ma ha una quota di share – risponde il presidente del Gruppo L’Espresso – ancora bassa. E poi sul fronte della raccolta pubblicitaria bisogna non disturbare troppo Mediaset”.

Non solo, secondo De Benedetti nel sistema televisivo italiano Rai e Mediset non sono concorrenti, basta vedere come funziona il settore pubblicità: ”Mettere un tetto alla pubblicità della Rai ha consentito a Mediaset di avere una quota di mercato pubblicitario sproporzionata”, che non ha ”nessun riscontro in nessun’altra democrazia occidentale”. Un simile peso sulla pubblicità, sottolinea De Benedetti, ”è un condizionamento vero nel mondo editoriale: dal punto di vista economico, rappresenta una violenza sul mercato; dal punto di vista dei contenuti, è una grave ferita alla pluralita’ equilibrata o generata dal mercato”.

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