ROMA – E’ Diodato, con il brano Fai rumore, il vincitore del Festival di Sanremo 2020. Al secondo posto Francesco Gabbani, con Viceversa; al terzo i Pinguini Tattici Nucleari, con Ringo Starr. Ma anche in questa settantesima edizione c’è una piccola polemica (subito spenta dai protagonisti) sulla classifica finale: Gabbani ha vinto infatti al televoto (come Ultimo l’anno scorso), ma il verdetto del pubblico è stato ribaltato da sala stampa e giuria d’onore.
Questa la classifica generale dal 4/o al 23/o posto. 4) Le Vibrazioni 5) Piero Pelù 6) Tosca 7) Elodie 8) Achille Lauro 9) Irene Grandi 10) Rancore 11) Raphael Gualazzi 12) Levante 13) Anastasio 14) Alberto Urso 15) Marco Masini 16) Paolo Jannacci 17) Rita Pavone 18) Michele Zarrillo 19) Enrico Nigiotti 20) Giordana Angi 21) Elettra Lamborghini 22) Junior Cally 23) Riki.
Diodato si aggiudica con il brano Fai rumore il Premio della Critica intitolato a Mia Martini, per la sezione Campioni. Diodato ha conquistato 46 voti su 142 per il premio dedicato a Mimì. Ventisette voti per Tosca, 17 per Rancore. Centoquarantadue i voti validi. Diodato si aggiudica anche con il brano Fai rumore il Premio della Sala Stampa Radio, Tv e Web Lucio Dalla, per la sezione Campioni. Il cantautore si è affermato con 25 voti. Al secondo posto Francesco Gabbani con 15 voti, al terzo Pinguini Tattici Nucleari con 13.
E’ Rancore per il brano Eden a vincere il Premio “Sergio Bardotti” per il miglior testo, assegnato dalla Giuria degli esperti.
E’ Tosca per il brano Ho amato tutto, a vincere il Premio “Giancarlo Bigazzi” per la miglior composizione musicale, assegnato dall’Orchestra del Festival.
Il brano Viceversa di Francesco Gabbani si aggiudica il premio TIMMUSIC, attribuito al brano in concorso più ascoltato in streaming sulla piattaforma TIM dedicata alla musica digitale.
Nell’edizione del 2019, andata in onda su Rai1 tra il 5 e il 9 febbraio, erano previsti quattro sistemi di votazione: il televoto del pubblico (via telefono fisso o mobile), il voto della giuria demoscopica (un campione statisticamente rappresentativo di 300 persone selezionate tra abituali fruitori di musica), quello dei membri della sala stampa (i giornalisti accreditati per l’edizione in questione del Festival) e quello della giuria degli esperti (personaggi del mondo della musica, dello spettacolo e della cultura).
Durante le prime tre serate – 5, 6 e 7 febbraio 2019 – hanno potuto votare il pubblico con il televoto, la sala stampa e la giuria demoscopica. Il voto del pubblico pesava per il 40 per cento e quello delle altre due categorie il 30 per cento ciascuna. Al termine della terza serata è poi stata stilata la classifica delle 24 canzoni interpretate dagli artisti in gara.
L’8 febbraio, quando ci sono stati i duetti tra l’artista in gara e un artista “ospite”, hanno potuto votare il pubblico, la sala stampa e la giuria degli esperti, al posto della giuria demoscopica. Il peso del televoto in questa occasione era stato aumentato al 50 per cento, alla sala stampa era restato il 30 per cento e agli esperti il 20 per cento.
Dopo questa serata la classifica è stata nuovamente aggiornata, facendo una media tra le percentuali di voto ottenute durante la serata dei duetti e quella delle serate precedenti.
Il giorno della finale, tenutasi il 9 febbraio, avevano potuto votare di nuovo il pubblico (50 per cento), la sala stampa (30 per cento) e gli esperti (20 per cento), e di nuovo la classifica generale era stata aggiornata, facendo una media con i voti delle precedenti serate. A questo punto le prime tre canzoni della classifica sono state messe in competizione tra loro (ed erano appunto quelle di Ultimo, de Il Volo e di Mahmood) in un’ultima votazione.
Anche in questa, il televoto ha pesato per il 50 per cento, il voto della sala stampa il 30 per cento e quello della giuria degli esperti il 20 per cento. Come anticipato, grazie al voto in particolare della sala stampa e degli esperti, Mahmood è risultato il vincitore finale della sessantanovesima edizione del Festival di Sanremo, con la canzone “Soldi” e con un voto ponderato pari al 38,9 per cento, contro il 35,6 per cento di Ultimo e il 25,5 per cento de Il Volo.
Nel 2020, come promesso da Foa, le regole sono cambiate. In primo luogo è stata eliminata la giuria degli esperti, sostituita dall’orchestra (musicisti e coristi professionisti) del Festival.
Restano invece il televoto, il voto della sala stampa e quello della giuria demoscopica (sempre composta da un campione rappresentativo di 300 persone, abituali fruitrici di musica), anche se cambia il loro peso e il sistema di votazione.
Nella prima e nella seconda serata, quando sono state eseguite per la prima volta le 24 canzoni in gara (12 il 4 febbraio e 12 il 5 febbraio), ha votato solamente la giuria demoscopica.
Nella terza serata, il 6 febbraio, gli artisti in gara – che potevano scegliere di esibirsi insieme ad artisti “ospiti”, italiani o stranieri – hanno eseguito canzoni appartenenti al repertorio della storia del Festival (“Canzoni di Sanremo 70”) e ha votato solamente l’orchestra.
Nella quarta serata è ha votato la sola sala stampa, sulle 24 canzoni in gara. Di nuovo, al termine, la classifica è stata aggiornata. Arriviamo così alla quinta e ultima serata, quella della finale dell’8 febbraio, che divisa in due fasi.
Nella prima fase hanno votato: il pubblico con il televoto, che pesa per il 34 per cento, la sala stampa (33 per cento) e la giuria demoscopica (33 per cento). A questo punto è stata stilata la classifica della quinta serata e composta, ponderando i risultati con quelli delle serate precedenti, la classifica finale.
Gli artisti che occupavano le prime tre posizioni – ma non viene detto chi occupa quale, e con che percentuale di voti – sono andati alla finale e le loro canzoni votate un’ultima volta, di nuovo con un sistema misto che attribuisce al televoto il 34 per cento e al voto della sala stampa e della giuria demoscopica il 33 per cento ciascuno. La canzone che in quest’ultima votazione ha ottenuto la percentuale di voto complessiva più elevata è stata proclamata vincitrice del settantesimo Festival di Sanremo. (Fonti: Ansa e Agi).